L'Italia si conferma in odore di deflazione

L'Italia si conferma in odore di deflazione
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Martedì 15 Dicembre 2015, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 10:17
(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dal fronte prezzi in Italia, che si conferma ad un passo dalla deflazione.
A novembre, fa sapere l'ISTAT nella stima finale, i prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, sono calati dello 0,4% rispetto al mese precedente, mentre nei confronti di novembre 2014 si è registrato un incremento dello 0,1%, con una riduzione di due decimi di punto percentuale rispetto al +0,3% registrato a ottobre. La lettura definitiva conferma dunque la stima flash fornita a fine novembre. Il rallentamento dell'inflazione, spiega l'Ufficio di statistica, è dovuto principalmente alla riduzione dell'ampiezza della crescita tendenziale dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,6% da +1,4% di ottobre). Questi andamenti sono in parte bilanciati dal rallentamento della flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati (-11,2%, da -12,7% di ottobre). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'inflazione di fondo, o “core” scende a +0,7% dal +0,8% di ottobre; al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,8% (da +1,0% del mese precedente), mentre l'inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, anche noti come “carrello della spesa”, non variano in termini congiunturali e registrano una flessione tendenziale stabile e pari a -0,1%.
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