Grillo all'assemblea dell'Eni: stipendi da nababbi ma azionisti cornuti e mazziati

Grillo all'assemblea dell'Eni: stipendi da nababbi ma azionisti cornuti e mazziati
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Mercoledì 13 Maggio 2015, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 11:04
All'Eni ci sono «stipendi da nababbi e liquidazioni a sette zeri, mentre gli azionisti sono cornuti e mazziati». L'accusa è stata lanciata da Beppe Grillo, intervenuto all'assemblea dell'Eni in qualità di azionista.



«Il valore delle azioni di Eni è crollato negli ultimi anni, valevano 21 euro a metà 2014 e sono scese a 13 nel gennaio 2015, per poi risalire di poco. Nell'arco di piano 2015-2018 l'Eni prevede dismissioni per 8 miliardi di euro» ma «nonostante questi numeri, molto preoccupanti, tutti i dirigenti hanno percepito stipendi da nababbi, stock options, stock grant e liquidazioni a sette cifre. I piccoli azionisti sono rimasti cornuti e mazziati», afferma Beppe Grillo all'assemblea Eni dove cita le slide che accompagnano la presentazione del piano industriale: nel 2015 l'Eni «taglierà il dividendo a 0,80 euro per azione da 1,12 euro del 2014. Il piano di buyback dell'Eni "è sospeso" e "Si valuterà la sia riattivazione quando i progressi strategici e lo scenario di mercato lo consentiranno"».



«Saipem era uno dei gioielli di Eni, adesso è ridotta quasi in liquidazione con le azioni passata da 40 a 7-8 euro», è stato poi ancora l'affondo di Grillo. «Ora funziona così - ha continuato il leader 5 stelle - svendere pezzi straordinari di aziende pubbliche, distruggerle e lasciare il cadavere ai privati a qualche fondo americano o a Bank of China che se le prendono per un pezzo di pane...Era una eccellenza ed ora è messa in liquidazione».





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