Mastercard condannata dalla Corte europea: niente commissioni interbancarie da pagare

Mastercard condannata dalla Corte europea: niente commissioni interbancarie da pagare
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Giovedì 11 Settembre 2014, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 16:48
MasterCard perde la sua battaglia legale: non pu applicare le commissioni interbancarie multilaterali (Cim) che vengono pagate dalla banca dell'esercente a quella dell'acquirente per i pagamenti con le sue carte di credito. La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso presentato da MasterCard contro la sentenza del 24 maggio 2012 del Tribunale Ue che confermava la validità della decisione della Commissione che il 19 dicembre 2007 aveva dichiarato le Cim contrarie al diritto della concorrenza. La sentenza viene «accolta con favore» dalla Commissione Ue, con Antoine Colombani, portavoce del Commissario europeo alla concorrenza Joaquin Almunia, che invita MasterCard «ad adeguarsi» al più presto al pronunciamento dei giudici di Lussemburgo, mentre i consumatori europei che per troppo tempo hanno pagato senza giustificazioni commissioni alte esultano, definendola «una grande vittoria».



Dal canto suo il presidente di Mastercard Europe Javier Perez definisce la sentenza «deludente», ma assicura che sarà «rispettata», evidenzia, e le Cim saranno tenute alla media dello 0,2% per il debito e allo 0,3% per il credito. Secondo il responsabile del settore Europa, Medio Oriente e Africa di American Express, Peter Wright «dimostra» invece «ancora una volta che il vero problema nel settore dei pagamenti a livello europeo risiede nella predominanza e nella determinazione dei prezzi collettivi da parte dei due grandi circuiti di pagamento (Visa e MasterCard, ndr) che insieme rappresentano oltre il 95% delle transazioni effettuate con carta all'interno dell'Unione Europea».



Il costo delle Cim, che non esistono in tutti i paesi europei e che vengono applicati in diversi modi (in alcuni paesi vengono fatte pagare solo per le operazioni transfrontaliere, in altri su tutte le transazioni), viene imputato agli esercenti nell'ambito più generale delle spese a loro fatturate per l'utilizzo delle carte di credito e spesso finisce per essere ricaricato dai commercianti sul prezzo del prodotto.



Secondo la Commissione le Cim producono l'effetto di fissare una soglia alle spese fatturate e costituiscono per questo una restrizione alla concorrenza sui prezzi. Il Tribunale aveva confermato tale punto di vista ed oggi la Corte di Giustizia lo ha ribadito. I giudici di Lussemburgo hanno anche rilevato che «le conseguenze negative sul funzionamento del sistema MasterCard in assenza di Cim non implicano, di per sè, che le Cim debbano essere considerate obiettivamente necessarie poichè il tribunale aveva accertato, in maniera soddisfacente, che il sistema rimaneva in condizione di funzionare in assenza di tali commissioni».
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