Bce: senza riforme strutturali ripresa a rischio

Bce: senza riforme strutturali ripresa a rischio
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Giovedì 14 Agosto 2014, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 08:34
Non arrivano notizie confortanti dalla BCE, che, nel bollettino di agosto, pubblicato oggi, mette il dito nelle piaga della crescita dell' economia dell' Eurozona che, a detta degli esperti dell'Eurotower, mostra ancora segnali s di ripresa, ma ancora “moderata e disomogenea.



Il bollettino, viene pubblicato nello stesso giorno in cui è arrivata la doccia fredda sull'economia tedesca e in cui la Francia ha mostrato crescita zero, non solo per l'economia, ma anche per il mercato del lavoro. Nel complesso - afferma la BCE - le informazioni recenti, compresi i dati delle indagini congiunturali disponibili per il mese di luglio, restano coerenti con l'aspettativa del Consiglio direttivo circa il protrarsi di una ripresa moderata e disomogenea dell'economia dell'area dell'Euro.



”I rischi per le prospettive economiche dell'area dell'euro restano orientati al ribasso. In particolare, l'acuirsi dei rischi geopolitici nonché gli andamenti nei paesi emergenti e nei mercati finanziari mondiali potrebbero essere in grado di influenzare negativamente le condizioni economiche. La BCE guardando in prospettiva, fa notare che “la domanda interna dovrebbe essere sostenuta da una serie di fattori, fra cui l'orientamento accomodante della politica monetaria e i miglioramenti in atto nelle condizioni finanziarie.



Nota dolente rimane il mercato del lavoro che sebbene mostri qualche ulteriore segnale di miglioramento, vede la disoccupazione rimanere ancora elevata”, mentre la capacità produttiva inutilizzata permane nel complesso notevole”. La BCE accende i fari, non per la prima volta sulle “riforme strutturali” che devono essere usate per incentivare gli investimenti vero motore per far ripartire il mercato del lavoro.



Da parte sua, l'Eurotower rimane ancora in prima linea per sostenere la crescita con interventi non standard. per evitare un periodo troppo lungo di bassa inflazione. ”Il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato”, si legge nel Bollettino.
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