«Con riferimento al rapporto di coniugio che il Consigliere Alessandro Profumo ha con una dipendente della società, - si legge nella nota - il Consiglio, confermando la valutazione del precedente Consiglio, ha ritenuto che questo non pregiudichi i requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina, in considerazione del rigore etico e professionale e della reputazione internazionale riconosciuti al Consigliere, nonchè del fatto che l'attività lavorativa del coniuge si svolge presso una fondazione, soggetto autonomo rispetto a Eni SpA». Quanto alla carica di Presidente ricoperta da
Alessandro Profumo in Banca Monte dei Paschi di Siena, «i rapporti tra questa ed Eni non sono idonei a pregiudicarne i requisiti di indipendenza, in quanto di entità non rilevante; tale carica cesserà comunque il 6 agosto 2015».
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