Debiti pubblica amministrazione, la Cgia: le imprese aspettano ancora 35 miliardi

Debiti pubblica amministrazione, la Cgia: le imprese aspettano ancora 35 miliardi
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Sabato 20 Settembre 2014, 13:29 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 08:42
La pubblica amministrazione deve alle imprese ancora 35 miliardi di euro. Lo rileva la Cgia di Mestre ricordando che la primavera scorsa il premier Matteo Renzi aveva annunciato nella trasmissione di Porta a Portaa che, entro il 21 settembre, la Pubblica amministrazione avrebbe pagato tutti i debiti contratti con le imprese. «Purtroppo - osserva la Cgia - la promessa non è stata mantenuta».



Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Economia, nel biennio 2013-2014 sono stati messi a disposizione 56,8 mld: entro il 21 luglio 2014 (ultimo aggiornamento disponibile) ne sono stati pagati 26,1. In buona sostanza, l'incidenza dei pagamenti effettuati sul totale delle risorse stanziate si ferma al 46%. Per estinguere completamente le risorse a disposizione le aziende devono ricevere ancora 30,7 mld di euro.



Stando alle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dal ministro Pier Carlo Padoan, dopo il 21 luglio sarebbero stati pagati altri 5/6 mld. Pertanto, la cifra totale erogata sino ad oggi dovrebbe attestarsi attorno ai 31/32 mld di euro, pari al 56% circa del totale stanziato. In termini assoluti alle imprese rimarrebbero da saldare altri 24/25 mld di euro.



Al di là del mancato pagamento di tutte le risorse messe a disposizione, per la Cgia rimane una questione da chiarire: a quanto ammonta lo stock di debito accumulato dalla Pa nei confronti delle imprese? «Purtroppo - osserva - attualmente non si dispone di dati ufficiali. Chi ha cercato di stimarne l'importo è la Banca d'Italia».



Secondo i dati riportati nella «Relazione annuale 2013», presentata a Roma il 30 maggio scorso, alla fine del 2013 i debiti commerciali della Pa ammonterebbero a poco più di 75 miliardi. Una cifra, secondo la Cgia, molto sottostimata. Comunque se dallo stock dimensionato dalla Banca d'Italia togliamo 8,4 mld di euro che sono stati ceduti a intermediari finanziari con la clausola del pro soluto, lo stock di debito nei confronti delle imprese ammonterebbe a poco più di 66,5 mld di euro. «Se sino ad oggi dovrebbero essere stati pagati circa 31/32 miliardi di euro - spiega il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi - per azzerare complessivamente il debito la Pa deve ancora alle imprese 35 mld di euro circa».



Una cifra imponente che nel frattempo potrebbe aumentare ulteriormente a seguito del perdurare dei ritardi con cui la nostra Pa continua a pagare i fornitori. «Nonostante gli sforzi fatti dagli ultimi esecutivi siano stati encomiabili, lo Stato italiano rimane il peggiore pagatore d'Europa. Sebbene la Direttiva europea 2011/7/Ue imponga alle Pa di pagare le forniture commerciali entro 30 giorni -

conclude Bortolussi - tranne alcune eccezioni riguardanti principalmente i servizi sanitari, per i quali il limite è di 60 giorni, nel 2014, secondo Intrum Justitia, la media in Italia è di 165 giorni. Se in questo ambito anche le Pubbliche amministrazioni di Grecia, Cipro, Serbia e Bosnia sono più efficienti della nostra, vuol dire che il lavoro da fare è ancora molto».