Entro il 2050, oltre il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, quindi le infrastrutture urbane devono adattarsi per tenere il passo con il ritmo del cambiamento. Attualmente le città sono responsabili della produzione di quasi tre quarti delle emissioni annuali di carbonio e di due terzi del consumo energetico globale. L’elettrificazione delle città crea vantaggi come quello di rendere gli spazi urbani di oggi e di domani più vivibili, sani e sostenibili. Dal riscaldamento all’illuminazione pubblica: le città “elettrificate” potranno godere di aria più pura. Anche sul fronte della mobilità: nel 2021 gli investimenti nell’e-mobility hanno superato i 70 miliardi. L’elettrificazione del trasporto pubblico migliora la qualità dell’aria, riduce le emissioni e l’inquinamento acustico, taglia i costi e offre al pubblico un servizio più confortevole e capillare. La conversione delle flotte di veicoli pubblici in autobus elettrici è solo l’inizio. Le soluzioni per il trasporto pubblico a energia elettrica includono l’aggiornamento delle fermate e delle pensiline, che diventeranno intelligenti e multifunzionali. L’obiettivo è un sistema di mobilità sostenibile e integrato, monitorato in tempo reale e gestito in modo intelligente e flessibile, che sarà la spina dorsale delle future smart city elettrificate, circolari e interconnesse. Il capitolo mobilità è più articolato. E riguarda anche il parco auto “privato”. Le auto elettriche hanno un’efficienza fra tre e cinque volte superiore rispetto a quelle con motore termico. In Italia il parco dei veicoli elettrici è costantemente in crescita, e si prevede che entro il 2050 raggiungerà l’83% del totale. Anche perché la tecnologia sta man mano rimuovendo quegli ostacoli che ancora frenavano la diffusione delle vendite: il costo di una vettura elettrica sta diventando competitivo con quello di un modello a combustione interna; l’autonomia delle batterie aumenta di anno in anno e così pure la velocità di ricarica.
RIPRODUZIONE RISERVATA