Il fatto è che l'avversario repubblicano ha più volte dichiarato l'intenzione di alzare un muro tra Stati Uniti e Messico in caso di vittoria. I mercati, quindi, si aspettano che, se Trump si aggiudica le elezioni, le esportazioni messicane verso gli Usa siano destinate a calare e, di conseguenza, il peso sia destinato a svalutarsi. Da qui il rafforzamento della divisa sudamericana ora che sembra essere in vantaggio Clinton (ma il recente esempio della Brexit invita ad attendere l'ultimo minuto senza sbilanciarsi in previsioni).
Anche la corsa del dollaro rispetto allo yen giapponese - una valuta, quest'ultima, considerata come bene rifugio e quindi scelta in tempi di incertezza - dimostra come il mercato sia meno preoccupato di una vittoria potenziale del candidato repubblicano.
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