Il piano prevede almeno 200 esuberi e 300 trasferimenti dalle sedi di Roma e Cagliari a Milano, con l'organico dlela Capitale letteralmente azzerato. Nell'annunciare la riorganizzazione, la società ha parlato di «criticità economiche"»e «rigidità normative» in Italia e della necessità di recuperare efficienza con la creazione di «competenze» e di un «polo tecnologico» d'avanguardia a livello internazionale.
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