Manovra, Renzi: intervento per bambini poveri. Sconto fiscale per chi investe sulla propria azienda

Manovra, Renzi: intervento per bambini poveri. Sconto fiscale per chi investe sulla propria azienda
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Sabato 10 Ottobre 2015, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 10:47

«Ci sono un milione di bambini sotto il livello di povertà. Per la prima volta il governo farà un intervento ad hoc per i bambini sotto la soglia di povertà». Così il premier Matteo Renzi nel suo intervento di oggi a Verona parlando delle misure della legge di stabilità.

«Chi nel 2016 investirà in beni strumentali della propria azienda avrà la possibilità di portare in ammortamento non il 100 per cento ma il 140 per cento. Varrà per un anno solo», ha poi annunciato Renzi dal palco di Unindustria di Treviso.

«Giovedì 15 il Consiglio dei ministri varerà la legge di stabilità», ha quindi confermato il premier. «Siamo usciti dalla crisi - ha aggiunto - e i dati ci consentono di vedere una timida crescita e la legge di stabilità andrà in questa direzione».

Renzi ha poi ricordato che il Pil torna al segno più, indicando che non è una percentuale «ma è l'azienda che ci crede quando non ci crede nessuno, è l'imprenditore che gira il mondo».

Il premier ha sottolineato che «l'Italia è fiera» di queste persone che ci credono e il Veneto «ha fatto cose straordinarie e sta tirando la ripresa».

«Se non leghiamo il Pil alla quotidianità non andiamo da nessuna parte» ha ricordato Renzi. «Il Pil che noi ci auguriamo possa raggiungere l'1% - ha aggiunto - è tuttavia solo un numerino. Sono gli imprenditori a dover tornare a garantire la fiducia, innovando, costruendo, impegnandosi, solo così daranno il senso al proprio impegno».

«Nella legge di stabilità del prossimo anno cancelleremo Imu e Tasi sulla prima casa e finirà così una discussione che dura da dieci anni: la prima casa non può avere tasse perché è frutto di sacrifici di una vita», ha ribadito il premier aggiungendo: «Ci deve essere lotta dura all'evasione perché pagare meno vuol dire pagare tutti».

«L'operazione Imu-Tasi avrà alla fine un valore vicino ai 3,8 miliardi di euro, anzichè i 3,5 originariamente preventivati», aveva precisato il premier rispondendo a un lettore dell'Unità nella rubrica "Caro segretario" per spiegare come il governo «stia provando a chiudere bene questa vicenda» per evitare che il provvedimento possa creare situazioni di iniquità.

Il lettore, infatti aveva sollevato il caso di un proprietario di prima casa, dunque esente dalla Tasi, che per motivi di lavoro è costretto ad affittare un appartamento altrove che il fisco considera, però, ai fini Imu, seconda casa chiedendo che il governo modifichi per questo il principio secondo cui l'abitazione è legata alla residenza. «Stiamo studiando la soluzione tecnica proprio per evitare che accada ciò che scrivi», ha concluso Renzi.

«Niente sarà tolto ai sindaci che saranno compensati fino all'ultimo centesimo», ha poi garantito Renzi dal palco di Unindustria.

«Siamo un paese con duemila miliardi di debito ma dove il risparmio privato è passato da 3500 miliardi a 3900 - ha poi aggiunto Renzi -. Direte: non vorrai tassarci pure quelli? No, tranquilli. È per la paura che gli italiani risparmiano, i gufi fanno male anche a voi, dite di smettere».