Comuni e Regioni, soldi extra a vigili e cassieri: aumenti da 81 a 92 euro

Comuni e Regioni, soldi extra a vigili e cassieri: aumenti da 81 a 92 euro
di Andrea Bassi e Luca Cifoni
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Giovedì 22 Febbraio 2018, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 08:20
Contratto firmato anche per i 467 mila dipendenti degli enti locali, Comuni, Regioni, Città metropolitane e Camere di Commercio. Il rinnovo è stato siglato nelle primissime ore di ieri all'Aran e per la parte economica ricalca lo schema collaudato degli 85 euro di aumento medio. In realtà l'incremento effettivo, che si realizza sommando la variazione mensile dello stipendio tabellare con il cosiddetto elemento perequativo (riconosciuto dal primo marzo al 31 dicembre di quest'anno) va da 81 a 92 euro a seconda della categoria di appartenenza. L'adeguamento della retribuzione fa salvo il bonus 80 euro, anche grazie ai ritocchi alle norme fiscali introdotti con la legge di Bilancio. Insieme alla retribuzione di marzo arriveranno anche gli arretrati relativi al 2016, al 2017 e ai primi due mesi di quest'anno, che vanno da 350 a 606 euro. Ora, a parte i rinnovi specifici relativi ai dirigenti, all'appello manca solo il comparto della sanità, per il quale la trattativa è comunque avviata dopo l'ipotesi di soluzione del nodo delle risorse: l'appuntamento è fissato per domani sempre all'Aran, l'agenzia che gestisce la contrattazione per conto del governo.

LE NOVITÀ
Il contratto degli enti locali comprende anche alcune novità di carattere normativo. In tutte le categorie apicali (A6, B8, C6, D7) viene aggiunta una posizione economica. La rivisitazione complessiva del sistema di classificazione del personale, che ha come obiettivo «la valorizzazione della professionalità dei dipendenti» è rinviata ad un'apposita commissione. All'interno del contratto ci sono specifiche sezioni dedicate alla polizia locale e al personale scolastico. Per i vigili urbani è prevista un'indennità di servizio esterno che potrà andare da 1 a 10 euro al giorno nel caso in cui la prestazione lavorativa ordinaria venga svolta in «servizi esterni di vigilanza». Nella stessa misura è riconosciuta un'indennità anche a coloro che svolgono attività disagiate, esposte a rischi e dannose per la salute o ancora che implicano il maneggio di valori (è il caso dei cassieri). Una diversa indennità specifica e da contrattare andrà invece al personale addetto alla vigilanza presso le case da gioco. Definite anche le risorse per la contrattazione integrativa: la parte stabile del relativo fondo (quella riconosciuta a tutti) viene incrementata di 83,20 euro a partire dal primo gennaio 2019.

LE REAZIONI
Il rinnovo è stato salutato con soddisfazione sia dai datori di lavoro pubblici che dai sindacati confederali. «Restituiamo dignità ai dipendenti dei Comuni» ha detto a nome degli altri sindaci il presidente dell'Anci Antonio Decaro, mentre il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini parla di «senso dfi responsabilità di ciascuno degli attori coinvolti». Marianna Madia punta a «chiudere nel comparto sanità nel più breve tempo possibile».«Dopo quasi 10 anni si torna alla contrattazione e ai risultati» ricorda la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. Per Federico Bozzanca, di Fp Cgil, si tratta di un «risultato importante». Annamaria Furlan, che ha lo stesso ruolo nella Cisl, nota come si apra «una pagina nuova per garantire servizi fondamentali a cittadini e imprese». Maurizio Petriccioli, che come segretario della Cisl Fp ha gestito la trattativa, evidenzia come fosse importante ridare un nuovo contratto alle lavoratrici e ai lavoratori degli enti locali che, sopratutto negli ultimi anni, hanno erogato servizi ai cittadini e alle imprese in condizione di estrema difficoltà a causa dei tagli alla spesa pubblica per gli enti territoriali». La firma è «un'ottima notizia» per Barbagallo della Uil.

 
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