Concorrenza, sconti sull'Rc auto stop ai selfie pubblicitari dei vip

Concorrenza, sconti sull'Rc auto stop ai selfie pubblicitari dei vip
di Giusy Franzese
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Venerdì 30 Giugno 2017, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 21:30

Rc auto, energia, telefonia, trasporti, distributori di carburante, farmacie, prenotazioni alberghiere, servizi bancari, persino imballaggi e selfie dei vip con pubblicità nascosta. Dopo oltre due anni di navigazione, il ddl Concorrenza ieri è stato approvato in terza lettura dalla Camera con 218 sì, 124 no e 36 astenuti. Affinché diventi legge dello stato occorre però un'ulteriore via libera da parte del Senato.

La Camera ha apportato infatti modifiche a un testo già molto cambiato rispetto a quello presentato dall'allora ministro Federica Guidi. Tra le norme che hanno subìto cambiamenti durante il nuovo passaggio a Montecitorio anche quelle relative alle polizze assicurative. Resta il divieto di tacito rinnovo per l'Rc auto che si estende anche ai rischi accessori collegati, ma la Camera fa marcia indietro sullo stesso divieto (introdotto al Senato) per le altre polizze danni che, quindi, si rinnoveranno in automatico, salvo disdetta nei tempi.

Tornando all'Rc auto, tra le novità introdotte al Senato e confermate da Montecitorio, c'è l'obbligo di sconti per gli automobilisti che installano dispositivi come la scatola nera (sia se fornita dall'assicurazione, che se acquistata autonomamente). Polizze meno care per gli automobilisti virtuosi (senza incidenti da 4 anni) che risiedono nelle aree a più alta sinistrosità e quindi con prezzi più alti (in pratica tutto il Sud). Ma c'è già chi esprime perplessità: secondo l'ordine degli attuari (quelli che mettono a punto le tabelle in base alle quali si determinano le tariffe), infatti, i virtuosi che risiedono nelle zone a basso rischio potrebbero al contrario vedersi aumentare il costo della polizza.

LA MARCIA INDIETRO
Saltano i paletti sul telemarketing, quelli pensati per ridurre drasticamente le fastidiosissime telefonate a tutte le ore di operatori che ci propongono i più svariati servizi, prodotti e ricerche di mercato. I senatori li avevano previsti, (a cominciare dal consenso preventivo alla conversazione da parte del ricevente); i deputati li hanno soppressi. Per cui i tormenti continueranno.

Confermate invece le norme che semplificano le procedure per chi intendere recedere da un contratto di telefonia o di reti televisive: la disdetta può essere fatta con «le medesime forme utilizzabili al momento dell'attivazione o dell'adesione al contratto». Per cui se questa è avvenuta telefonicamente, basterà al pari una telefonata per cambiare idea e non saremo più obbligati ad andare alla Posta per spedire una raccomandata. In ogni caso - prevede la norma - devono essere consentite «modalità telematiche» per i recessi e i cambi di gestore.
Tra le novità ce n'è anche una curiosa, riguarda i selfie con pubblicità camuffata (cartelloni e insegne di locali sullo sfondo, abbigliamenti griffati) che i vip mettono in rete: un ordine del giorno impegna il governo a intervenire a livello legislativo per regolare «l'attività dei web influencer».

Slitta al primo luglio 2019 la fine del mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas; a settembre prossimo invece sarà abolito il monopolio di Poste sull'invio di multe e notifiche. Le società di capitale potranno controllare le farmacie, ma dovranno rispettare un tetto del 20% su base regionale. Tra le altre norme che potranno portare un vantaggio al consumatore anche quella denominata booking: sono nulli i divieti agli albergatori che aderiscono a questi circuiti on line di praticare prezzi e condizioni migliori.