Leadership femminile e scienza: le eccellenze africane alla conquista dello spazio

Leadership femminile e scienza: le eccellenze africane alla conquista dello spazio
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Martedì 16 Marzo 2021, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 17:02

L'Africa è sempre più inclusiva e moderna: anche se l'intero continente non è ancora riuscito a lanciare in orbita un astronauta africano, in Sudafrica e in molti altri Paesi i progetti per la conquista dello spazio si moltiplicano. E chissà che non sarà una donna, la prima astronauta africana nello spazio. Si, perché il Paese conta tra i suoi talenti più di una pioniera del settore: in un recente report pubblicato dalla Cnn, sono emerse le personalità di Jessie Ndaba, Ruvimbo Samanga e Adriana Marais. Che hanno preso parte ad alcuni programmi spaziali con ruoli di leadership.

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Jessie Ndaba

Originaria del Sudafrica, Jessie Ndaba è ingegnere spaziale e co-fondatore dell'azienda Khalid Manjoo. L'azienda - si apprende - è di proprietà della Black satellite tech, con sede a Città del Capo. Si tratta di un'azienda specializzata nell'assemblaggio, nello sviluppo e del testaggio completo di sistemi satellitari. Un settore che, nel Paese, promette di diventare nel prossimo futuro una delle punte di diamante dell'economia locale. Per la ricercatrice sudafricana lo spazio «era ed è una vocazione», rivela Jessie Ndaba. Che - ha spiegato - si è innamorata del suo lavoro grazie a un libro che le fu regalato da sua nonna, quando viveva a Johannesburg.

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Ruvimbo Samanga

Ruvimbo Samanga è nata in Zimbabwe, ed è una brillante consulente per il diritto spaziale. Nel 2018 ha dato vita a un pool di studenti di giurisprudenza, diventando il primo gruppo di studenti africani a vincere un concorso internazionale, entrando nella storia. Il team capitanato da Samanga è stato infatti insignito del Manfred Lachs Space Law Moot Court. Da quel momento la ricercatrice ha capito di poter realizzare il suo sogno di sempre: unire la passione per la legge con la politica, sviluppando i primi studi legati alla legislazione in ambito spaziale. Samanga rappresenta inoltre il suo Paese, lo Zimbabwe, all'interno del Programma delle Nazioni Unite (Onu) per le Applicazioni Spaziali. Si tratta di un progetto che mira a includere i Paesi sottosviluppati all'interno dei benefici che derivano dalle tecnologie avanzate. Nel 2019, inolre, Samanga ha lanciato Agrispace, un'azienda che aiuta i contadini dello Zimbabwe a migliorare i raccolti e la resa produttiva della terra. «Sogno un mondo - dichiara orgogliosa - in cui le ragazze non devono interrogarsi e non sono interrogate. Il mio sogno è vedere i giovani africani, specialmente le ragazze, inserite nell'industria spaziale africana».

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 Adriana Marais

Anche lei è sudafricana di nascita: Adriana Marais è un'astrofisica che sogna Marte e lo spazio da sempre. È tra i 100 candidati astronauti per il progetto Mars One: si tratta di un'iniziativa privata che mira a costruire un insediamento permanente sul Pianeta. Che recentemente ha visto l'arrivo nella sua orbita di ben 3 sonde: la cinese Tianwen-1, l'americana Perseverance e l'emiratina Hope. nominare l'obiettivo della mia vita - ha dichiarato Adriana Marais - per me passare i miei ultimi giorni su Marte sarebbe tutto», così l'astrofisica in un'intervista. Nel 2019 la ricercatrice sudafricana ha fondato il centro di ricerca Proudly Human, che prevede di eseguire una serie di esperimenti di insediamento in ambienti abitatativi estremi: il progetto prevede di spedire un razzo a propulsione nucleare capace di potrebbe portare gli astronauti su Marte più velocemente. Sempre nel 2019 Marais è stata in Antartide per addestrare i partecipanti selezionati a trascorrere nove mesi in totale isolamento. Al momento il progetto è in stallo a causa della pandemia da Covid.

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