«Ci sono quelli sempre occupati, come i lettini a ferragosto e quelli che se liberi da troppo tempo una domanda fattela. Ci sono quelli che ti portano fuori a cena con un secondo fine e quelli invece che di fine hanno il primo e basta. Ci sono quelli che ti dicono subito che gli piaci e quelli che non lo dicono ma se tu dopo l'ennesimo invito rifiuti cordialmente con un 'grazie, ma con me perdi tempo', rispondono che hai capito male. Ci sono quelli che vorrei ma non posso e quelli che posso e vorrei ma tu no.
Ci sono quelli che ti chiamano perché hanno perso tutti i punti della patente e quelli che per te i punti li hanno persi ma non alla guida. Ci sono quelli che ti fanno ridere ma forse anche quando si spogliano e quelli che magari no ma non c'hai voglia di scoprirlo. Ci sono quelli convinti di conoscerti che manco tua madre e quelli che ancora non hanno capito come si scrive Sara con l'h. Ci sono quelli che 'donne come te spaventano' e quelli che 'sei perfetta perché hai anche sky'. Ci sono quelli che ti fermano per strada e quelli che ti hanno lasciato andare via. E poi c'è chi ti osserva, ti capisce e sa ascoltarti senza interromperti. Quando lo trovo, con uno così ci faccio almeno un ciclo di sedute...»