Passeggino in autobus vietato?

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Mercoledì 12 Marzo 2014, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 09:02
Mia nipote, dopo aver preso al nido la sua bambina di due anni, sale con il passeggino sull'autobus numero 3B in direzione Piramide, alla fermata di viale Trastevere, di fronte al ministero della Pubblica Istruzione. Utilizza la porta davanti, riservata appunto alla salita dei passeggeri. Ma in verità il suo è solo un tentativo di salire a bordo perché l'autista chiude la porta sul passeggino con sopra la bambina che si mette ad urlare. Grida anche la madre, ovviamente, e l'autista le grida in malo modo che non può salire sull'autobus con il passeggino e per di più le dà della poco di buono (la parola usata era ben più volgare). Mia nipote tira giù il passeggino, calma la bambina che si è fatta male alla mano e va dai carabinieri della vicina stazione di via Mameli a denunciare formalmente l'accaduto.



Questi i fatti. Sempre più spesso chi usa i mezzi pubblici assiste a casi in cui l'autista non si ferma alle fermate, malgrado lo sbracciarsi a terra di chi vuole salire, o lascia a terra disabili e anziani. Per non parlare dell'uso continuo di cellulari da parte degli autisti. Nel caso di mia nipote e della sua bambina di due anni, non posso pensare che l'autista si sia comportato come una persona nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, per cui viene spontaneo domandarsi se, per un motivo o per l'altro, lo fosse davvero. Ci sono controlli sull'assunzione di droghe o alcool da parte di persone a cui è quotidianamente affidata l'incolumità dei cittadini? E che cosa intendono fare il sindaco Marino e i dirigenti dell'Atac per tutelare i diritti dei cittadini che si servono dei mezzi pubblici e la loro incolumità fisica?



Anna Foa