Metro B1, disagi e proteste

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Martedì 19 Giugno 2012, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 02:01
Lamentele e proteste di molti lettori dopo l'apertura della linea della metro B1 e la cancellazione di alcune linee di bus.



Gentile redazione, vorrei unirmi al "coro" di proteste che ho letto sul vostro giornale per segnalare i forti disagi creati dalla cancellazione di numerose linee di autobus nella zona Nuovo Salario, oltre che alla creazione delle striscie blu per quasi tutto il quartiere! In particolare le linee degli autobus sono state soppresse e/o stravolte! La linea 88 che partiva dal Nuovo Salario per arrivare a piazzale Flaminio, ora parte da Largo Labia e arriva a Piazzale del Verano. Con il risultato che non esiste più NESSUN mezzo e collegamento che porti a Piazzale Flaminio! Occorre cambiare almeno 2 autobus (fonte Atac) e percorrere svariate parti a piedi! L'apertura della Metro B1 non giustifica la cancellazione del collegamento e non si può certo parlare di riordino delle linee! A ciò aggiungo anche la creazione delle strisce blu per l'intera zona intorno alla metro B1 (Conca d'oro) con il risultato di dover pagare per ogni tipo di sosta e anche per piccoli spostamenti nell'ambito dello stesso quartiere! Grazie Paola





Ieri mattina alla fermata Conca D'oro ci avvisano che a causa di alcuni problemi la metropolitana subirà dei rallentamenti, in realtà scopro successivamente che la metropolitana era ferma da 45 minuti a temperatura equatoriale con le porte aperte che implicavano che le persone continuassero a salire sui vagoni che ormai erano diventati un carro bestiame. C'erano anziani boccheggianti e 2 che hanno iniziato a litigare. Dopo 10 minuti sono uscita e ho prospettato la situazione agli addetti chiedendo solo che chiudessero la metropolitana prima che si rendesse

necessaria l'arrivo di un' ambulanza e l'unica risposta che ho avuto da tutti è stata "non mi compete, chiami il 57003". Stessa risposta ho avuto da 3 vigili urbani all'uscita. Ho ribadito che in Italia siamo tutti Schettino ci deve scappare il morto affinchè qualcuno prenda una decisione, in fine ho notato che hanno riciclato i vagoni sporchi e disastrati della vecchia metro B. Saluti lg



Buon pomeriggio, in merito all'articolo sui disagi della metro B1: vorrei evidenziare che nelle citazioni: [...] «Errori commessi sulla B1? No, l'infrastruttura è perfettamente funzionante» ha aggiunto Tosti. A chi gli chiedeva se il numero dei treni e dei macchinisti fosse sufficiente a gestire il servizio, Tosti ha risposto di sì ed ha aggiunto: «Il problema dei disagi sono la rinuncia dei turni a straordinario e il rientro dei treni per guasti futili che vengono registrati in questi giorni». Polemiche. «Quaranta minuti di attesa per poter prendere un treno della nuova metro B1: ecco i perché. Dei 27 treni a disposizione - che garantirebbero una frequenza di 4-5 minuti sulla linea B e di 8-10 minuti sulla B1 - ne sono in servizio meno di 20 con un conseguente dilatamento dei passaggi intorno ai 20 minuti sulla linea B e fino a 40 minuti sulla B1» dichiara in una nota Massimiliano Valeriani, consigliere comunale del PD. [...] Ci sono evidenti contraddizioni, evidenti soprattutto a chi la metro la prende nella realtà e se ne fa poco della pianificazione delle frequenze a tavolino. Chi scrive prende la metro quotidianamente, da Tiburtina a S.Paolo all'andata e da S.Paolo a Ponte Mammolo al ritorno, parlo perciò della linea B. Sono una pendolare, viaggio 4 ore al giorno. Nell'ora di punta, un'attesa della metro di 4-5 minuti è un grosso disagio. In effetti, prima dell'apertura della B1 vi erano comunque rallentamenti e un eccessivo affollamento cui si poteva rimediare con una frequenza che a volte saliva intorno ai 2-3 minuti. Si sopravviveva. Si è detto che dovrebbero passare 2 corse in direzione Rebibbia e una in direzione Conca D'Oro. Quindi, se dovessero passare 2 corse verso Rebibbia a distanza di 5 minuti (reali o teorici?) già si evidenzierebbe un disagio. Se poi a questo si aggiunge che, dovendo passare una metro in direzione Conca D'Oro, ne passerà un'altra in direzione Rebibbia dopo almeno 10 minuti (un tempo lunghissimo, perché fra rallentamenti e affollamento si accumula ritardo e si perdono le coincidenze per il ritorno a casa), è evidente che i soliti poveri pendolari limitrofi a Roma Est saranno nuovamente svantaggiati. Infatti la metro è di per sé più lenta, accumula un ritardo dovuto verosimilmente al fatto che dovendo rallentare tra le stazioni di Policlinico e Bologna, si presuppone per questioni di sicurezza relative al nodo di scambio, le fermate durano di più e va molto più lenta. Questo sembrerebbe indipendente dalla protesta dei macchinisti, mentre si direbbe dovuto alla biforcazione della linea. Personalmente, una volta salita sulla metro, impiego dai 10 ai 15 minuti in più. Tantissimo, per chi deve correre per non perdere il mezzo per tornare a casa. Per quanto a regime e risolvendo il problema con i macchinisti la situazione possa migliorare, questi tempi di percorrenza sono eccessivamente penalizzanti per le migliaia di persone che per tornare a casa devono prendere il treno o l'autobus rispettivamente alla stazione Tiburtina e a Ponte Mammolo, sobbarcandosi poi un altro viaggio di un'ora. Invece di scrivere articoli sugli stipendi degli autisti, sposterei l'attenzione su quali siano gli effettivi disagi di chi deve scendere dopo la stazione di Bologna, chiedendo trasparenza a chi di dovere per cercare di chiarire una volta per tutte se la metro B1 significa una diminuzione delle corse e della frequenza delle stesse verso Rebibbia. Inoltre, è necessario che si verifichi se i tempi di percorrenza, dato il nodo di scambio, hanno subito effettivamente una dilatazione. Se è vero che si è creato un disagio, essendo questo molto grave per chi abita fuori Roma e è costretto a usufruire della metropolitana, è auspicabile si trovino dei rimedi tra cui si potrebbe pensare a uno spostamento in avanti degli orari dei bus Cotral e dei treni che riportano a casa i pendolari e una pianificazione del servizio flessibile nelle ore di punta, poiché il problema principale è legato al fatto che chi abita fuori Roma attualmente rischia di non tornare a casa. L'offerta va calibrata anche sulle effettive necessità dell'utenza e sul numero di persone che hanno reale bisogno di scendere a una certa stazione, in quanto per molti la metropolitana è l'unica "alternativa" possibile. Un cordiale saluto, Alessandra Lorusso





Gentile redazione, chiedo che venga pubblicata questo breve racconto per denunciare quanto gli utenti in Italia abbiano voce in capitolo: Nella serata del 18-06-2012 intorno alle 19:00, ho chiamato diverse volte il numero (attivo 24h) 06 57003, dopo essermi accertata presso lo 060606 che fosse il numero da contattare in relazione alla domanda che avevo da fare. Dopo una breve attesa mi risponde "qualcuno" che, con un semplice "pronto", non si è neanche qualificato. A tale operatore avrei voluto porre una domanda relativa ai parcheggi a pagamento limitrofi la nuova metro B1 (ciò che volevo sapere è se, come avviene per tutti gli snodi ferroviari, anche nei pressi di Conca D'Oro ci fosse una convenzione parcheggio/abbonamento atac), ma non ho fatto in tempo poiché l'operatore non me ne ha dato modo liquidandomi con un "deve richiamare domani, ora gli uffici sono chiusi"; gli ho fatto notare che se un servizio è attivo 24 h su 24 non è professionale rimandare l'utente al giorno successivo, quindi al "non identificato operatore" credo sia caduta la cornetta! Ho riprovato diverse volte senza che nessuno mi rispondesse, poi all'ennesima chiamata mi risponde un altro operatore con la stessa modalità del primo (senza né matricola né azienda per la quale percepisce lo stipendio); lui mi lascia domandare, ma risponde che i parcheggi blu in Via di Valle Scrivia esistono da 15 anni per colpa di Rutelli (!!!) io resto senza parola, questo operatore lo chieda agli abitanti della zona se hanno le strisce blu da 15 anni o da una settimana! In ogni caso mi ha trattato come se fossi un alieno, l'abbonamento atac è valido per il parcheggio solo negli snodi ferroviari, e mb1 cos'è? Non è uno snodo? L'operatore mi ha dato della maleducata e ha agganciato. Complimenti. Grazie mille. L.





Gent.le redazione, vorrei fare i complimenti al think tank che ha progettato il nuovo piano trasporti del II e IV municipio, a seguito della messa in funzione, diciamo così, della metro B1. Praticamente per chi abita a Talenti arrivare in centro per lavoro è una specie di viaggio verso Itaca. Un solo autobus il 60 express da Largo Pugliese. Express solo sulla carta, visto che sono aumentate le fermate e diminuite le corse se si attende l'arrivo dei mezzi ai capolinea anche una ventina di minuti. A quello di Piazza Venezia la situazione è perfino peggiore. Quanto al 63 va bene a chi vuole fare il tour panoramico di Roma, non certo a chi deve andare in ufficio. Il risultato del combinato disposto summit di cervelli e aumento dei titoli di viaggio è un vero e proprio capolavoro: non funziona la metro e gli autobus

a disposizione sono più lenti della diligenza del Far West. Naturalmente, come suggerito da Roma Mobilità ho inviato un'email per segnalare i disagi, mi è tornata indietro. Un'ultima cosa: fa piacere sapere che a monitorare la situazione ci sia Legambiente e non Atac. Una prova ancora più tangibile dell'attenzione nei confronti degli utenti. Rinnovo i complimenti! Chiara



Salve, mi aggiungo al triste coro delle lamentele per il nuovo piano TPL e vi inoltro la email che ho inviato all'Assessore alle politiche della mobilità Antonello Aurigemma. Buon giorno, con l'apertura della MB1 e l'entrata in vigore del nuovo piano del TPL a via Monte Cervialto moltissime persone si sono ritrovate, per assurdo, con i collegamenti nettamente peggiorati rispetto al passato. Mi spiego: nella parte intermedia di via Monte Cervialto (fermata Monte Cerviato/Gualterio) prima passavano due autobus, il 93 e il 38, che ci collegavano decentemente con le zone centrali. Ora, deviato il 38, passa solo il 93 che però non arriva più verso il centro ma si ferma a P.zza Conca d'Oro. Quindi per andare anche a Viale Libia (solo 3 km), oggi bisogna per forza di cose cambiare mezzo o farsi più di 500 metri a piedi per arrivare alla fermata dell'80 e 90 alla fine di Via Monte Cervialto. Ovviamente non tutti possono farsi a piedi mezzo km oppure fare 2 cambi di autobus per andare verso il centro. Ci sono gli anziani e anche molti genitori con figli piccoli e con il passeggino. Sto scrivendo a tutti (Atac, Comune, Municipio IV) chiedendo cortesemente che venga aggiunta alle linee 80 e 90 express almeno la fermata via Monte Cervialto/Gualterio. Faccio notare che a pochi metri da questa fermata ci sono: un Ufficio Postale, due grandi negozi molto frequentati, due supermercati, una farmacia. Per favore, non costringeteci a prendere la macchina per andare a portare i bambini a scuola o per andare a lavoro! Buon lavoro. Fabio



Buongiorno, approfitto della vostra disponibilità per associarmi alle proteste di tanti sulla nuova ridistribuzione delle linee atac della zona talenti. Abito a monte sacro, lavoro in centro. La metro per me non è un'agevolazione, ma un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza per arrivare in ufficio. Prima prendevo:

la linea espressa del 60 e del 90-90d a p.zza sempione diretta sulla nomentana, poi il 62 o il 492 x p.zza san silvestro. tempo di percorrenza 30 min massimo e ero in ufficio. Ora dovrei: arrivare a piedi a p.zza conca d'oro; 15 min dalla mia casa, prendere la metro fino a bologna (passa ogni 10 min), scendere a termini e ricambiare vs barberini o spagna, per poi farmi altri 10 min a piedi fino al posto di lavoro.Quanto è aumentato il tempo? enormemente. Alternativa? 60 o 90 che non sono più linee espresse, ma fanno tutte le fermate e passano molto più di rado. Questo è agevolare il cittadino? Qualunque mezzo decida di prendere si sono allungati i tempi di percorrenza. Ho scritto all'atac questo è l'indirizzo: b1@agenziamobilita.roma.it e questa è la loro risposta che parte in automatico: Grazie per l'attenzione. Il suo contributo costituisce un importante elemento di valutazione tecnica della fase di test e sperimentazione del nuovo assetto del trasporto pubblico di superficie introdotto con l'apertura della Metro B1. Suggerimenti e indicazioni consentiranno una più puntuale occasione di verifica del servizio per arrivare a un modello definitivo di integrazione della rete di trasporto su gomma e su ferro. Spero che le proteste di tanti e la possibilità che date di poterle esprimere servano sinceramente a far smuovere qualcosa. Cordiali saluti. Laura Tiberia





Gentile Redazione, Vi segnalo che con il nuovo assetto delle linee autobus a seguito dell’apertura della linea metro B1, gli abitanti di via Ivanoe Bonomi e Via Ottorino Gentiloni, non sono più in grado di raggiungere con un bus il mercato di via Giovanni Conti. Prima questa zona era servita da due navette circolari (339 e 349) che transitavano in via Conti. Ora le fermate in zona Tufello sono state soppresse perchè le linee sono state deviate verso il capolinea della metro Conca D’oro. Considerando che sono sopratutto le persone anziane che usufruiscono dei mezzi per andare al mercato, che le due vie dove risiedono sono ubicate su una sorta di “collinetta” quindi il ritorno è tutto in salita, si conclude che per poter utilizzare il bus dovrebbero prendere la navetta e scendere a Val Melaina per poi aspettare un altro mezzo che porti finalmente al mercato. Il tutto per coprire una distanza in linea d’aria di circa un chilometro. Si evince che per chi non ha l’abbonamento agevolato, un solo biglietto al costo di 1.50 non è sufficiente e non si può pensare neanche lontanamente di farsela a piedi. Vi chiedo cortesemente di girare questa protesta all’Atac, in quanto sul loro sito non si riesce proprio... chissà per quale oscuro motivo. Rita Franceschelli





B1: chiamarla "nuova linea" fa abbastanza ridere. 3 nuove fermate (chissà quanto ritardo ci sarà per la 4a) che creano solo disagio. Linee express che non sono più tali (60 e 90, provare per credere) e che - con la soppressione delle linee transitanti sulla Nomentana (36 e 84, quest'ultimo con nuovo capolinea pittoresco) - risultano invivibili più di quanto già lo erano. Tanto per fare un esempio: ieri ho atteso il 90 a Termini nell'orario di punta per 15 minuti, una volta arrivato era praticamente impossibile da prendere per la folla che attendeva. Tralascio i commenti sulla "linea" B1, sarebbe l'ennesima ripetizione, e vado al riordino (io avrei usato un'altra parola...) delle fermate su Piazza Conca d'Oro. Qual è il senso di dividere in due fermate le linee che portano nella stessa zona? Nella fermatan. 71576, quella su Viale Tirreno per capirsi, non si ferma più l'80 (ora ferma alla fermata della piazza, a n.81846: devo mettermi a metà e fare uno scatto alla vista dell'autobus?!?!?) mentre invece fa fermata il 336 (ex 36) che però arriva a Conca d'Oro, non quello che va verso Quarrata. Lo spaesamento delle persone, soprattutto quelle più anziane, è evidente. Il sign. Aurigemma dice che il cambio è stato "perfetto" e che "la gente è soddisfatta" Io invito lui e il sign. Alemanno a fare il viaggio insieme a me in questo periodo di "morbida" (così chiamano il periodo in ui le scuole sono chiuse e - secondo loro - noi a lavoro forse non ci andiamo): forse si renderà conto che il vecchio viaggio dal Tufello a Termini si è trasformato in un'odissea. Dal sito dell'ATAC è possibile vedere come le frequenze di transito di alcuni bus (quelle dichiarate, fin troppo speranzose nella sostanza!!!) siano da Terzo Mondo: 16, 20, 30 minuti sono tempi di attesa vergognosi, ovvero all'italiana. E smettiamola con questo sciacallaggio giornalistico contro i conducenti della metro B per coprire i veri problemi. Nota positiva: le fermate della B1 sono belle (intonaci crollanti a parte). Lorenzo Verdirosi



Buongiorno! Eufemismo 2 per giorno n. 2 ci tengo a tenervi aggiornati: nasconderci dietro a un dito non serve a nulla, sappiamo tutti che sciopero o non sciopero dei macchinisti la situazione non cambierà. Io lo ripeterò tutti i giorni se necessario, anche se dovessi essere solo io a farlo, sarò voce di uno che grida nel deserto ma non importa, non possiamo permettere un imbarbarimento ulteriore della nostra civiltà e non possiamo permetterci, perché se non facciamo qualcosa così finirà, di abituarci a questo imbarbarimento. L'inciviltà può nascere dal basso nella società ma non è possibile che venga imposta dall'alto dalle autorità che dovrebbero tutelare la civiltà e i cittadini: racconto un episodio di stamane. Alla solita fermata Val D'Ossola (quella che con la metro non potrà mai avere nulla a che spartire - da lì non la si raggiunge, potete spiegarlo a chi vi dà certe risposte - e che intanto è rimasta servita dal solo 60) le centinaia di persone che aspettavano di poter salire su un bus, per poter già arrivare stanchi e arrabbiati a lavoro e riversare sul prossimo tale rabbia, hanno letteralmente assaltato un 90, come le diligenze nel far west (bella la città eterna agli occhi dei turisti presenti!), lo hanno fermato nonostante che lì la fermata non sia prevista ne hanno aperto le porte e vi sono saliti...intelligenti pauca! Inviterei chi ha "studiato" il nuovo piano tpl a farsi un giro con noi al mattino. A risentirci presto. Luca





Sono una utente ATAC che parte da largo pugliese per arrivare in Via Nomentana, altezza Villa Torlonia. Ho iniziato a usufruire del servizio pubblico da circa quattro mesi, fino alla scorsa settimana prendevo il 90 D e mi trovavo molto bene. Da ieri, il 90 D è stato soppresso, ma il 60 ferma a Villa Torlonia. Fantastico" ho detto, il 60 passa anche più spesso del 90D!!!!". Previsione non fu mai più sbagliata... Non trovo posti a sedere la mattina al capolinea, l'autobus è sempre stracolmo, ferma in tutte le fermate e parte ogni 15 minuti. Cosa succederà quando riapriranno le cuole?

E' questo quello che vogliono i nostri amministratori nonostante l'aumento del biglietto? Pierina Zavagni





Spett.le Redazione scusatetemi per il nome dell'indirizzo; vi invio di seguito l'email inoltrata all'ufficio stampa dell'Atac in quanto non esiste un indirizzo diretto per contattare giustamente l'azienda per lo scadente servizio offerto. Vi invito a fare un giro sulla nuova linea 60 e sentire gli umori delle persone. È impossobile contattare telefonicamente l'azienda oltre a un servizio clienti non raggiungibile tramite email oltremodo scadente. Vi dovete vergognare per come gestite una azienda che offre un servizio pari a zero. Impone rincari per risanare i bilanci. Dimezza i mezzi e le linee perchè tre fermate nuove della metropolitana dovrebbero risolvere i problemi della mobilità di determinate zone di Roma. Parlo con specifico riferimento delle lungimiranti scelte sulla cancellazione di tre linee di autobus della Nomentana e sul peggioramento delle condizioni di servizio (in termini di mezzi e fermate aggiunte) della linea 60. Questa dovrebbe essere una delle tante email di protesta che gli utenti vorrebbero inviarti ma non sanno come comunicare con una penosissima azienda. I cambiamenti attuati dalla giornata di ieri hanno veramente fatto traboccare l'ultima goccia dal vaso. Sara mia premura girare contestualmente all'invio la presente email ai competenti organi di stampa locali che si occupano della cronaca di Roma, come spero faranno altri cittadini esauriti da una azienda che per risanare i debiti di bilancio dovuti a una gestione scadente al limite del clientelismo aumenta del 50% il prezzo del biglietto e dimezza linee e mezzi. PS: come ogni buon servizio offerto in Italia mi aspetto che questa email venga cestinata e tantomeno inoltrata a chi di competenza. Un lettore





Gentile redazione tanto per portarvi a conoscenza del grandissimo disagio provocato da atac sul servizio della metropolitana linea b. Oggi lunedi 18 corrente mese presente sulla banchina direzione rebibbia alle ore 18:55, cerano senza fare esagerazione, più di 500 persone, mai vista tanta gente in attesa della metro per rebibbia. Alle 19:05 erriva il treno stracolmo e niente si resta a piedi, il prossimo e tra 8 minuti ma è per conca d'oro.Sono riuscito a prendere il treno alle ore 19:20 per arrivare a Ponte Mammolo stazione dove parte e torna il 70% di tutta l'utenza della line b.Vergognoso aspettare nel'ora di punta 25 minuti un treno della metro quando 10 giorni fà la massima attesa era 4 minuti Sarà colpa della B1? Booo So solo che domani e dopodomani e cosi via sarà uguale fino a quando non succedera qualcosa di spiacevole. Cordiali Saluti I.G.





Spet.le redazione, anche se ormai noto, insisto nel segnalare il disservizio che da giorni si ripete nella metro B. Oggi sono stato più di 20 minuti ad aspettare il passaggio della metro B nella stazione di Monti tiburtini per andare verso l'Eur. Inutile ripetere l'aggettivo indecoroso poiche le vetture che passavano (intorno ai 10 minuti l'una dall'altra), arrivavano stracariche e in pratica sono riuscito a salire sulla terza metro. Ma Alemanno, invece di impolpare solo i servisi amministrativi dell'Atac, non poteva impolpare anche il personale tecnico di guida e di controllo del traffico? Tra l'altro il disservizio sembra essere più consistentee quasi costente, da quando è sato aperto il tratto B1. Che significa? Per caso hanno mantenuto la frequanza del tratto Bologna-Laurentina inalterato a scapito delle tratte Bologna-Rebibbia e B1? Spero di no, altrimente l'apertura dell nuovo tratto di metro avrebbe aimè

solo peggiorato il servizio per tutti i pendolari periferici. Grazie per lo sfogo, sperando che porti qualche utilità. Aldo Fanfarillo





Lettera aperta al sindaco ed ai vertici ATAC Non si possono nozze né con i fichi secchi, né con i funghi. Il servizio di trasporto pubblico deve essere fornito con alti livelli di qualità. Invece a Roma, capitale d'Italia, a fronte di un aumento del 50% del prezzo dei biglietti ed in misura minore degli abbonamenti il servizio è peggiorato di pari misura. Alla cittadinanza viene fornito un servizio indegno. E, siccome si dice che il pesce puzza dalla testa, le responsabilità vanno cercate nei vertici, ovviamente del Comune (sindaco in primis) e di ATAC. Si è voluto aprire all'esercizio la linea B1, senza avere gli uomini ed i mezzi necessari. Difatti la B1 ha fatto acqua il secondo giorno ed ancora oggi, a quanto leggo, sui giornali non di regime, le lamentele degli utenti sono tantissime. Ora ci si mettono anche gli uomini (personale di condotta) che si astengono (da quello che si mormora) dall'effettuare gli straordinari o peggio non si presentano al lavoro od ancora (letto sui giornali) scartano mezzi che sono in realtà efficienti. Ma, se il personale scarseggia, cosa si aspetta ad assumere altri macchinisti? Il concorso è stato fatto da tempo, ma non è approdato a nulla. Perché? Non ci sono i soldi? I vertici comunali ed aziendali diano allora l'esempio, riducendosi cospicuamente lo stipendio, finanziando le casse vuote. Basterebbe anche un obolo fisso mensile da parte di ognuno. Invece mi pare che a nessun livello questo discorso attecchisca e si aspetti il miracolo che non arriva. E, se c'è qualche mela marcia (perché anche questo si mormora), è ora di farla cadere dal ramo, a qualunque altezza sia. Non si può però continuare a tirare la corda con gli utenti. Oggi pomeriggio a Porta San Paolo alle 16:50 si è sfiorata la rissa fra i viaggiatori esasperati ed il personale: Sono volate parole grosse ed il convoglio che doveva partire alle 16:45 (il precedente era partito alle 16:25, corsa inesistente sull'orario ufficiale) è partito in fretta e furia alle 16:57, dopo essere stato annunciato in "partenza immediata" alle ore 16:50. Era uno di quelli senza aria condizionata (io ero sulla vettura 520) e si moriva di caldo all'interno, sia per le temperature, sia per l'affollamento. Tanto per la cronaca è arrivato alle 17:31 a Lido Nord: 34 minuti di percorrenza a fronte dei 27 previsti da orario, se non ricordo male. A quando un servizio decente? E, mettendo il dito nella piaga, a quando controlli seri su chi non paga il biglietto e scavalca i tornelli? Pare che nessuno abbia il compito di vigilare sui tornelli. Ed allora toglieteli, tanto le persone oneste continueranno a pagare il biglietto, come fanno ora. Cordiali saluti a tutti. Luciano Leonio



Ieri mattina alla fermata Conca D’oro ci avvisano che a causa di alcuni problemi la metropolitana subirà dei rallentamenti, in realtà scopro successivamente che la metropolitana era FERMA da 45 minuti a temperatura equatoriale con le porte aperte che implicavano che le persone continuassero a salire sui vagoni che ormai erano diventati un carro bestiame.

C’erano anziani boccheggianti e 2 che hanno iniziato a litigare.

Dopo 10 minuti sono uscita e ho prospettato la situazione agli addetti chiedendo solo che chiudessero la metropolitana prima che si rendesse necessaria l’arrivo di un’ ambulanza e l’unica risposta che ho avuto da tutti è stata “NON MI COMPETE, chiami il 57003”. Stessa risposta ho avuto da 3 vigili urbani all’uscita.

Ho ribadito che in Italia siamo tutti Schettino ci deve scappare il morto affinché qualcuno prenda una decisione, in fine ho notato che hanno riciclato i vagoni sporchi e disastrati della vecchia metro B.

Saluti

lg



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