L’anziana nonnina seduta su questo freddo muricciolo di cemento aveva accanto a sé una semplice bustina di plastica celestina posta in terra con sopra piccoli oggetti, come centrini fatti a mano (proprio da lei), piccole statuine della Madonnina, di Gesù (in plastica e in legno) santini e altri piccoli oggettini.
Non chiedeva soldi in cambio di questi oggetti, ma si aspettava eventualmente una semplice offerta (ma non obbligatoria); questo scenario ha infastidito un presunto dirigente della Rai, non identificato, tanto da far allontanare la dolce e tenera “nonnina” che è rimasta incredula e allibita dall’invito di alzarsi e andarsene via.
Il paradosso: se ci fossero stati al suo posto dei trans, come purtroppo ci sono di giorno e di notte, a poche decine di metri dalla mia residenza in via Emilio Longoni n.19 (nell’arco di 300 c’è incredibilmente anche l’Inps, l’America Hospital, il Capus Bio-Medico, due bar, un’edicola, ed altri esercizi commerciali) l’autorità veramente preposta - e non certamente la vigilanza privata Rai - non avrebbe potuto fare nulla in quanto la prostituzione non è considerata reato.
In conclusione: i trans potrebbero esercitare paradossalmente la loro professione nello stesso posto della nonnina, che invece è stata costretta ad allontanarsi immediatamente e senza considerare il suo disagio economico /sociale.
Massimiliano Boscariol