Buio sulla rampa

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Venerdì 4 Luglio 2014, 15:07
Da diverso tempo la rampa di tunnel che da Largo di Porta Cavalleggeri sale al Gianicolo completamente al buio. I pullman che salgono per andare al parcheggio, a causa dell’intenso traffico che blocca l’uscita, specialmente il mercoledì, giorno dell’udienza papale, sono costretti a fermarsi all’interno del tunnel. I passeggeri vengono fatti scendere e al buio, strisciando lungo il muro, nel budello tra questo e i pullman, devono raggiungere l’uscita.



Questo avviene da molti mesi: a Roma , ad un passo dal Vaticano, questa è l’accoglienza che offriamo ai turisti che sono l’unica vera risorsa per i nostri bilanci. E’ una vergogna! E si configura uno stato di pericolo per l’incolumità di tutti coloro che, scesi dagli autobus, si aggirano nel tunnel al buio nonchè per coloro che percorrono, in auto o in moto o a piedi, quel tratto di strada.



Ho più volte segnalato il problema alla Polizia di Roma Capitale e all’Acea. Mi hanno detto che tutti, vigili compresi, sono a conoscenza del problema, ma non sanno cosa fare... Ho sempre ricevuto risposte evasive e mai niente è stato fatto per evitare quel disagio. Ho assistito ad un avvilente palleggio di responsabilità.



Ma è così difficile obbligare l’Acea a riparare il danno? Se non ci si riesce il tunnel va immediatamente chiuso: questo verrebbe fatto nei Paesi civili ai quali diciamo di appartenere...

Anche oggi, dopo avere constatato che il problema persisteva, ho cercato in zona una pattuglia di vigili alla quale ricordare il caso, ma in trenta minuti non ho incontrato nessuno. Eppure ieri c’erano 4 vigili vicino al gabbiotto di Porta Cavalleggeri e ad ogni incrocio del Lungotevere ce ne erano almeno due...



(Ma chi organizza i turni di lavoro? Si tiene conto solo dell’eventuale passaggio in zona di “papaveri” o delle effettive necessità quotidiane dei cittadini?). Che può fare una persona che, vedendo una situazione di pericolo, è preoccupata per l’incolumità di altri esseri umani e per l’immagine che offriamo agli Ospiti?

A chi mi posso rivolgere?



Chiamare l’Acea non è compito mio e trovare il Responsabile sarebbe comunque impossibile.

Chiamare il centralino della Polizia di Roma Capitale è come andare ad un concerto: la musica dura 30 minuti e poi una voce registrata invita a richiamare il giorno dopo perché gli operatori sono impegnati (ci credo poco); ho fermato una pattuglia incontrata finalmente in un’altra zona dopo lungo girovagare, ma dagli sguardi ho capito che li avevo disturbati! Hanno soltanto saputo dirmi che non era una questione di loro competenza..che vuol dire? Non sono anche loro “polizia”?



Mi sembra di aver capito da articoli letti sui giornali (vedi la nomina del Comandante) che il Sindaco non ha grandi poteri nei riguardi dei suoi vigili. E allora?



Roberto Corsetti