Agenzie fiscali, l’accorpamento non produce risparmi

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Martedì 27 Novembre 2012, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 16:52
La pausa di riflessione votata all’unanimit in Commissione, per far slittare di alcuni mesi l’accorpamento delle Agenzie Fiscali, non piaciuta al Governo che sarebbe intenzionato a presentare in Aula un emendamento soppressivo e porre poi la questione di fiducia sulla delega fiscale. Se così fosse, saremmo in presenza di un grave vulnus inferto al Parlamento, ancora una volta svilito e svuotato della sua funzione primaria.



L’accorpamento delle Agenzie Fiscali non produce risparmio di spese, se non in termini di pochi spiccioli, ed è invece concreto il rischio che le due massime leve dell’A.F. (Entrate e Territorio) finiscano nel caos e quindi nella ingovernabilità.



Non può non saperlo il Governo, che però non ha argomenti pregnanti, e perciò strozza il dibattito parlamentare. Ma al Parlamento si chiede un sussulto di dignità ed una condotta responsabile che eviti un disastro amministrativo che potrebbe rivelarsi irreparabile. Mancano i requisiti di necessità ed urgenza e quindi il Parlamento appropriandosi delle sue prerogative ha il dovere di sbarrare il passo ad iniziative affrettate, esorbitanti e prive di idonee motivazioni.





Pietro Paolo Boiano

vice segretario generale Dirstat