Damien Hirst e le farfalle morte in mostra: animalisti contro l'artista

Damien Hirst e le farfalle morte in mostra: animalisti contro l'artista
di Deborah Ameri
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Lunedì 15 Ottobre 2012, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 15:26
LONDRA - Novemila farfalle sacrificate nel nome dell’arte. O meglio nel nome di Damien Hirst, uno degli artisti viventi pi quotati al mondo. Il britannico, autore del famoso squalo in formaldeide, stato il protagonista di una grande retrospettiva alla Tate Modern di Londra e una delle installazioni consisteva in un’enorme stanza piena di farfalle che volavano liberamente tra i visitatori.



L’opera si intitolava In and out of love. Sulle tele erano attaccate le pupe, ovvero i bozzoli che poi si schiudono e fanno nascere i lepidotteri, e tutto intorno le farfalle erano libere di muoversi e si nutrivano di fiori, zucchero e frutta. Ma molte sono state calpestate e uccise, altre ferite quando i visitatori se le scrollavano di dosso. Risultato: ogni settimana 400 dovevano essere rimpiazzate.



La mostra è durata 23 settimane e quindi oltre 9.000 lepidotteri sono morti. Adesso le associazioni che difendono gli animali se la prendono con Hirst. La prima a scagliarsi addosso all’artista è stata la Rspca, la più grande charity animalista del Regno Unito. «In questa cosiddetta forma d’arte le farfalle sono costrette a trascorrere tutta la loro vita in una stanza chiusa - ha criticato un portavoce - Se fosse successo con altri animali, dei cani per esempio, ci sarebbe stata una rivolta nazionale».



La Tate risponde sottolineando che l’ambiente ricreato era perfetto e che tutte le farfalle selezionate erano alla fine del loro ciclo vitale.
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