Il piacere di essere hippie, da Timothy Leary al Festival di Monterey

Il piacere di essere hippie, da Timothy Leary al Festival di Monterey
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Lunedì 2 Dicembre 2013, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 21:51
La storia del movimento hippie narrata attraverso i suoi protagonisti, le arti, la musica e i comportamenti che diedero vita a un'avanguardia artistica e culturale divenuta poi fenomeno di massa. Questo il percorso di 'E l'America creò gli hippie - Storia di una avanguardia' di Manfredi Scanagatta(Mimesis editore; 26 euro; su Amazon 22,10).

Il volume ricostruisce l'evoluzione di un pensiero che si forma sul concetto di libertà: dalle quattro libertà teorizzate dal presidente Roosevelt, passando attraverso la celebrazione dello Human Be-In fino ad arrivare al Monterey Pop Festival, il primo grande festival rock della storia. Musica, droghe psichedeliche e arte si intrecciano in una narrazione dove è l'essere umano, libero da convenzioni e stereotipi a fare suo un momento storico e sociale senza precedenti.



Il libro va alla riscoperta di Timothy Leary, ex docente di Harvard diventato uno dei guru del pensiero psichedelico, di Ken Kesey autore di Qualcuno volò sul nido del cuculo e creatore dei Merry Prunksters, dei Diggers e di gruppi musicali come Grateful Dead, Big Brother and the holding company, Jefferson Airplain e molti altri, che saranno tra i protagonisti del quartiere comunità di Haight Ashbury.

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