Buchmesse, l'Italia e l'ebook:
scene da un matrimonio

Buchmesse, l'Italia e l'ebook: scene da un matrimonio
di Leonardo Jattarelli
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Giovedì 11 Ottobre 2012, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 17:41
ROMA - IL Focus sul web scelto quest’anno dalla Buchmesse ha accesso la miccia. Lo aveva preannunciato il direttore della Fiera del Libro di Francoforte, Juergen Boos prima dell’inaugurazione di questa 64ma edizione che si chiude domenica: L’era digitale apre nuove possibilità anche per il libro e la letteratura, e la Fiera di Francoforte, numero uno al mondo del settore, è aperta al nuovo: monitora e riflette le tendenze del futuro. Il libro - aveva insistito - esisterà finché ci saranno storie da raccontare, e la Fiera non fa che rispecchiare i cambiamenti nella società».



Dunque due strade parallele, quella del cartaceo e dell’editoria digitale, dai percorsi assolutamente conciliabili se, come è vero, il mercato americano fa sapere che è l’ebook, oggi, a trascinare il libro stampato con un incremento delle vendite, a febbraio 2012, del 72 per cento. Ma quasi sempre, ciò che è vero per gli Stati Uniti non lo è, ancora, per il resto del mondo. L’Italia, in particolare, è uscita ieri dalla Fiera del Libro abbastanza malconcia, secondo i dati allarmanti snocciolati nel Rapporto sullo stato dell’editoria 2011 in Italia curato dall’Aie.

Infatti, il mercato del libro che nel 2011 aveva registrato un -3,7 per cento nel giro d’affari, nei primi nove mesi del 2012 è peggiorato ulteriormente ottenendo un -8,7%. E per la prima volta dal 2007 diminuisce in Italia anche la lettura: 25,9 milioni gli italiani che leggono almeno un libro, 723 mila in meno del 2010.



Ma la vera sorpresa, che è in linea con il Focus della Buchmesse, è il mercato italiano dell’ebook: dai 19.884 titoli disponibili nello scorso dicembre si è arrivati infatti ai 31.615 del giugno scorso con una crescita in sei mesi del 59 per cento. Le vendite hanno fatto registrare un fatturato di 12,6 milioni di euro nel 2011 (più 740 per cento rispetto al 2010). Un piccolo-grande fenomeno, l’incremento del digitale in Italia, che riguarda anche le vendite on line dei libri, cresciute del 14,2 per cento. Il dato, ovviamente, non è sfuggito a Francoforte né al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria, Paolo Peluffo, né al presidente dell’Aie, Marco Polillo: «Proporrò l’istituzione di una task force sul libro, un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutte le misure necessarie a promuovere la lettura» ha annunciato Peluffo riguardo ai catastrofici dati del cartaceo, mentre Polillo, ha chiesto sostegno per «far abbassare l’Iva sugli ebook al 4% e un credito d’imposta sull’innovazione digitale».



Ma come si sta muovendo il mercato di casa nostra riguardo all’ebook? Da quando, nel dicembre scorso, Amazon è sbarcata in Italia, ci si è interrogati sulle strategie da adottare per entrare nel mercato del digitale e in molti sembrano aver scelto la strada della vendita diretta: vale a dire non offrire l’ebook ad Amazon facendo decidere il prezzo al colosso online, ma decidendo posizionamento e prezzo autonomamente. Sta di fatto che, a tutt’oggi, dei cento libri più venduti in Italia, sessantuno sono già disponibili su Kindle Store. C’è chi, per ora, in attesa di entrare a breve termine nel mondo ebook, si è mosso su altre strade.



E il caso della Fandango: «Abbiamo presto intenzione di risolvere la questione - afferma Francesca Comandini - tanto più che ora nel gruppo Fandango rientrano sei case editrici, Coconino Press, Playground, Alet, BeccoGiallo, Orecchio Acerbo. Finora, abbiamo realizzato le applicazioni per iPhone e iPad di Caos calmo e Baci scagliati altrove di Sandro Veronesi, C’è un’Italia migliore di Nichi Vendola e di Diaz in cui oltre a materiali relativi al film c’è il libro di Alessandro Mantovani, Processo alla polizia. A parte Caos calmo - spiegano ancora alla Fandango - acquistabile comunque ad un prezzo molto popolare, gli altri sono tutti scaricabili gratuitamente».



Diversa la scelta della Fazi Editore che come piattaforma per la distribuzione dei suoi e-book si è affidata, dal 2011, a Edigita, una società partecipata in parti uguali da Rcs Libri, Messaggerie Italiane e Feltrinelli. «In totale - dicono alla casa editrice del gruppo Mauri-Spagnol - gli ebook disponibili in rete dei nostri titoli sono 170 e dall’inizio del 2012 sono stati venduti, tra tutti i negozi on line, oltre 30 mila ebook». E su Amazon? «Siamo passati dalle 90 copie vendute nel gennaio 2012 alle 5.800 di agosto. Per quanto riguarda invece Apple, dalle 370 copie di marzo siamo arrivati alle 800 di agosto. Per gli altri negozi on line, circa il 30% delle nostre vendite, dalle 290 copie di gennaio ora siamo alle mille copie vendute nel mese di agosto». Un esempio il linea con l’andamento espresso nei dati Aie di Francoforte: «Negli ultimi 3 mesi - spiegano alla Fazi - la vendita dei nostri ebook è cresciuta fino a raggiungere il 2,5% del fatturato complessivo».


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