CONSIGLI E PROVVEDIMENTI
Secondo Quintavalle è sbagliato l'eccessivo ricorso alle mascherine «in questi giorni utilizzate impropriamente, con modelli inidonei e in molti casi indossate anche male a coprire solo la bocca e non il naso», ma anche l'eccessiva fiducia nel termoscanner (al momento usato solo in porto dalle compagnie di crociera). «Non basta avere la febbre per essere positivi al Coronavirus, così come non averla non significa non esserne portatore asintomatico. Si può avere febbre per mille motivi, oppure aver contratto il Coronavirus e non manifestare sintomi». Di una cosa però il manager dell'Asl è convinto: il consiglio di curare l'igiene e lavare spesso le mani, va seguito scrupolosamente. «Abbiamo potenziato le pulizie anche al San Paolo ricorrendo ai sistemi delle nonne, ovvero alcol e varechina. Disinfettare i locali pubblici, i mezzi di trasporto, le stazioni, così come gli ospedali, è fondamentale per prevenire il virus. La situazione è in continua evoluzione e viene seguita costantemente dalla task force di cui sono parte attiva anche i comuni. Per segnalare sintomi come tosse, febbre e problemi respiratori, evitare di rivolgersi la pronto soccorso, ma chiamare il proprio medico di base, o il 1500. Tra un paio di giorni sarà attivo anche un numero verde regionale».
I COMPORTAMENTI
Intanto proprio dalla Regione arrivano le nuove disposizioni. «Visto l'obbligo per tutte le persone in arrivo sul territorio e provenienti da regioni o paesi nelle quali sono presenti casi di contagio di dare preventiva comunicazione alle aziende sanitarie. La Asl Roma 4 ha messo a disposizione l'indirizzo di posta elettronica sorveglianzamalattieinfettive@aslroma4.it. Si invita - si legge nella nota - in particolar modo quanti intendano ricevere visite da parte di parenti e/o amici provenienti dalle aree interessate o siano di ritorno da viaggi o soggiorni nelle zone di contagio di segnalare tempestivamente i rispettivi spostamenti, affinché le autorità sanitarie possano tenerne debita traccia e disporre eventuali interventi. Si ricorda che le comuni mascherine di garza, in questo periodo irreperibili, non servono a chi è sano, ma solo a chi è malato, per proteggere le persone circostanti». Infine dalla Regione si informano tutti i genitori e gli operatori scolastici che, «in base al decreto del Presidente del Consiglio, la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a 5 giorni, avviene, fino al 15 marzo, dietro presentazione di certificato medico». Informazioni comunque disponibili sul canale Telegram @emergenzecivitavecchia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA