SOLO MERCI NELLO SCALO
Da oggi dunque il porto resta operativo essenzialmente per la circolazione delle merci. Una riduzione di traffico che se servirà a contenere i contagi da Coronavirus, mette però in ginocchio il cluster portuale. «La situazione è drammatica spiega l'ad di Port Mobility Edgardo Azzopardi e già da giorni, con lo stop alle crociere, sono state date le ferie arretrate ai dipendenti che le avevano. Ma è solo un palliativo e sono pronti i piani successivi che prevedono ammortizzatori sociali. Diciamo che su una forza di 130 persone, oggi nello scalo, tra info point e navettamento, 10 persone sono anche troppe. Molto dipenderà dai nuovi piani di servizi che ci verranno consegnati dall'Autorità portuale. Se ci verranno consegnati conclude Azzopardi - visto che in questi giorni si è sentita la mancanza di un interlocutore e di una regia da parte dell'ente, fatta eccezione per alcuni dirigenti sempre presenti».
NIENTE SOLDI PER GLI STIPENDI
E mentre ieri gli autisti che effettuano il navettamento col terminal crocieristico per conto della società Caperna hanno ricevuto la comunicazione della cassa integrazione fino a giugno, per fare una conta dei danni e capire in concreto come le imprese dovranno comportarsi con i propri dipendenti, bisognerà aspettare martedì. Per quel giorno, alle 16, infatti, il presidente dell'Adsp Francesco Maria di Majo ha convocato una video conferenza col cluster marittimo. «Noi ci saremo tuona il presidente della Cpc Enrico Luciani perché la situazione è grave. Continuiamo a fare il nostro lavoro per garantire le merci anche mettendo a rischio i nostri ragazzi rimasti senza mascherine. E questo è un fatto gravissimo. Non so cosa ci dirà l'Authority, ma la Compagnia per la prima volta non è in grado di pagare gli stipendi. E parliamo conclude Luciani - del destino di oltre 400 lavoratori tra Cpc, Cpr, Cilp e interinali. Ci auguriamo almeno che dal Governo arrivino indicazioni per la sospensione degli F24 in scadenza il 16 marzo».
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