Civitavecchia, stop alle navi passeggeri internazionali
per il Coronavirus: i portuali restano senza lavoro

Sindaco e vice sindaco l'altra sera allo sbarco della nave da Barcellona
di Cristina Gazzellini
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Sabato 14 Marzo 2020, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 11:11
E' arrivato il momento più temuto nel porto di Civitavecchia: lo scalo da ieri sarà operativo solo per garantire i collegamenti delle merci. Unica eccezione i traghetti da e per la Sardegna e la Sicilia che manterranno le corse per assicurare la continuità territoriale. E' arrivato lo stop dal governo spagnolo ai collegamenti con l'Italia via nave. L'ultima nave della Grimaldi con a bordo passeggeri è arrivata al porto di Civitavecchia ieri sera da Barcellona, per rimpatriare gli italiani ancora in Spagna ed è ripartita con le sole merci, fatta eccezione per una cinquantina di spagnoli che dovevano tornare a casa. Intanto giovedì nello scalo cittadino le operazioni di sbarco di circa 1000 persone e di imbarco per 600 passeggeri si sono svolte con regolarità, grazie anche a una massiccia presenza di forze dell'ordine che hanno fatto rispettare le distanze di sicurezza. «Si temeva l'eventuale mancanza di coordinamento, cosa che invece non si è verificata, - ha detto ieri il sindaco Ernesto Tedesco che era presente insieme al vice Massimiliano Grasso e al suo staff - ma ancora di più ci ha messo in guardia la chiusura dei porti decisa dalla Spagna da dove la nave arrivava. Alla fine l'organizzazione attenta e puntigliosa ha premiato. Ringrazio Protezione civile, Croce rossa, forze dell'ordine e portuali».
SOLO MERCI NELLO SCALO
Da oggi dunque il porto resta operativo essenzialmente per la circolazione delle merci. Una riduzione di traffico che se servirà a contenere i contagi da Coronavirus, mette però in ginocchio il cluster portuale. «La situazione è drammatica spiega l'ad di Port Mobility Edgardo Azzopardi e già da giorni, con lo stop alle crociere, sono state date le ferie arretrate ai dipendenti che le avevano. Ma è solo un palliativo e sono pronti i piani successivi che prevedono ammortizzatori sociali. Diciamo che su una forza di 130 persone, oggi nello scalo, tra info point e navettamento, 10 persone sono anche troppe. Molto dipenderà dai nuovi piani di servizi che ci verranno consegnati dall'Autorità portuale. Se ci verranno consegnati conclude Azzopardi - visto che in questi giorni si è sentita la mancanza di un interlocutore e di una regia da parte dell'ente, fatta eccezione per alcuni dirigenti sempre presenti».
NIENTE SOLDI PER GLI STIPENDI
E mentre ieri gli autisti che effettuano il navettamento col terminal crocieristico per conto della società Caperna hanno ricevuto la comunicazione della cassa integrazione fino a giugno, per fare una conta dei danni e capire in concreto come le imprese dovranno comportarsi con i propri dipendenti, bisognerà aspettare martedì. Per quel giorno, alle 16, infatti, il presidente dell'Adsp Francesco Maria di Majo ha convocato una video conferenza col cluster marittimo. «Noi ci saremo tuona il presidente della Cpc Enrico Luciani perché la situazione è grave. Continuiamo a fare il nostro lavoro per garantire le merci anche mettendo a rischio i nostri ragazzi rimasti senza mascherine. E questo è un fatto gravissimo. Non so cosa ci dirà l'Authority, ma la Compagnia per la prima volta non è in grado di pagare gli stipendi. E parliamo conclude Luciani - del destino di oltre 400 lavoratori tra Cpc, Cpr, Cilp e interinali. Ci auguriamo almeno che dal Governo arrivino indicazioni per la sospensione degli F24 in scadenza il 16 marzo».
 
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