Civitavecchia, il Pirgo come i Navigli adesso: il sindaco minaccia nuovi divieti `

Il sindaco discute con alcuni titolari di bar nella zona del Pirgo
di Cristina Gazzellini
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Martedì 19 Maggio 2020, 11:12

Il Pirgo come i Navigli di Milano. Così appariva il lungomare civitavecchiese domenica pomeriggio. In particolare dove la passeggiata si restringe, fuori dai bar si sono registrati assembramenti di ragazzi di ogni età, molti dei quali senza mascherine. E come ormai spesso avviene nell'era dei social, alcuni scatti della movida sono diventati virali. Una situazione che ha scatenato una pioggia di critiche perché rischia di inficiare oltre due mesi di faticoso lockdown. Tanto che in serata anche il sindaco Ernesto Tedesco, accompagnato dal comandante della Polizia locale Ivano Berti, è andato a verificare di persona e ha avuto anche un acceso diverbio con il titolare di un locale che rivendicava il diritto a lavorare dopo due mesi di stop e mancati guadagni.
«Una situazione vergognosa ha tuonato il primo cittadino distanze inesistenti, assembramenti di giovani senza mascherina e perfino tavoli che non erano ancora autorizzati dal decreto. Abbiamo faticato a far disperdere le persone, ma la colpa è anche dei gestori. Capisco che dopo due mesi di chiusura c'è voglia e bisogno di lavorare, ma ci sono delle regole e vanno rispettate. Regole che non ho voluto io. Ma la sicurezza viene prima di tutto e sono chiamato a garantirla». Ieri il sindaco, insieme al segretario generale, ha valutato i margini di intervento se episodi simili dovessero ripresentarsi. Ad esempio la possibilità di emettere misure più restrittive solo per determinati locali. Oggi farà un nuovo sopralluogo e avrà un incontro con le forze dell'ordine per predisporre controlli mirati. «La situazione al Pirgo è allarmante scrive sulla sua pagina Fb anche l'assessore al Commercio Claudia Pescatori - e dispiace che i controlli non siano serviti almeno a dissuadere dal tenere comportamenti non solo scorretti, ma nemmeno consentiti. Non si tratta di volontà vessatorie per gestori e avventori, ma ci sono delle regole che abbiamo tutti il dovere di rispettare per preservare la salute pubblica in primis e per un doveroso rispetto verso chi invece le osserva pedissequamente tra gli imprenditori. Ripartiamo con uno spirito diverso - la sua conclusione - con una maggiore consapevolezza, provando ad andare tutti insieme nella stessa direzione».
Anche il direttore generale della Asl Rm4 Giuseppe Quintavalle ieri è voluto intervenire sugli assembramenti al Pirgo, invitando ancora una volta tutti a «rispettare le distanze per non rendere vani oltre due mesi di sacrifici fatti da cittadini e commercianti. Riaprono le attività, ma restano comunque vietati gli assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico». A parlare di «un campanello d'allarme per il nostro territorio su cui le istituzioni non possono e non devono dormire», anche il segretario del Pd Stefano Giannini, che chiede al sindaco un maggiore coinvolgimento di vigili e forze dell'ordine per intensificare i controlli. «Questo percorso non può essere lasciato solo al sentire comune dei cittadini e, soprattutto, deve avvenire prima e non a fatti compiuti».
 
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