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di Enzo Vitale

Entrare in contatto con ET non è reato (parte seconda)

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Venerdì 28 Luglio 2017, 23:53 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 08:43
Nel maggio di quattro anni fa mi occupai su questo Blog di un singolare caso a metà tra fantascienza, incontro ravvicinato del terzo tipo, ma anche cronaca giudiziaria.
Il servizio lo trovate qui. Era la storia di un restauratore piceno accusato di procurato allarme per aver diffuso la notizia di un suo presunto contatto con un essere misterioso, molto probabilmente di provenienza aliena. Mah! Chissà.....
Sta di fatto però, che dopo l'assoluzione dalle accuse, il nostro giovane ascolano ha vissuto delle situazioni davvero drammatiche fino ad approdare ad una sorta di rivincita personale.

Ma andiamo con ordine.

LA NUOVA STORIA
Tutto comincia il 24 Agosto 2016 alle ore 3:36. Una data e un'ora entrate ormai nella storia.
«Dopo che il sisma ha sconvolto, distrutto vite, case e sacrifici, sono intervenuti loro, i vigili del fuoco, che senza pensarci su, si sono rimboccati le maniche, sporcati le mani, per tirar fuori le persone da sotto le macerie, senza sentire fatica, senza sentire il dolore. Non c’era tempo per piangere, non c’era tempo per riflettere, perché l’unico obiettivo era salvare delle vite! E lo hanno fatto». Così ricorda quei momenti Filiberto Caponi a cui il sisma ha distrutto casa e laboratorio artigianale.

(La casa di Arquata di Filiberto Caponi distrutta dal terremoto)


(Caponi e i Vigili del fuoco mettono in sicurezza un'opera d'arte)

GRAZIE AI VIGILI DEL FUOCO
«Vorrei nominarli tutti dal primo all’ultimo -prosegue Filiberto nel raccontare la sua vicenda-, ma non è possibile, tra l’altro loro non amano i riflettori..se non quelli per scavare anche di notte. E anche dopo,  quando la situazione si è “calmata”, loro, come angeli custodi ci hanno accompagnato nelle case pericolanti per recuperare i nostri averi, dalla cosa più stupida alla più importante rischiando in qualsiasi momento la propria vita. Grazie a questi uomini  siamo tornati anche solo per un momento nelle nostre case a prendere le nostre cose…necessarie per ricostruire il nostro cuore ancor prima delle nostre dimore che torneranno più belle di prima…perche la vita, ne sono certo, continua».

RITORNA IL CASO DI ET
Filiberto non si è dato per vinto e proprio riguardo al suo singolare caso, quello famoso che lo vide protagonista in tanti media e tv, vuole contribuire alla rinascita di quei paesi feriti dal terremoto.
Ancora una volta,  a modo suo.
Ha già realizzato un teaser, una sorta di video promozionale di 55 secondi con animazione in 3D, che presenterà ad alcuni produttori che vogliono rispolverare il caso: «In un momento come questo tutto può contribuire alla rinascita di questi luoghi -dice convinto-, in fondo quello strano evento avvenne proprio a Pretare di Arquata, un paese martoriato dal terremoto che non c'è più e di cui nessuno parla».

E allora ET, o come altro diavolo ti chiami, a me non importa se esisti, se ci sei e se arrivi da un altro pianeta. Se riesci a riaccendere i riflettori su questa terra bellissima......che tu sia ancora il benvenuto.


(Il promo realizzato da Filiberto Caponi)



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