Tendenza Latella
di Maria Latella

Sole,cuore, amore e un grazie ai cronisti che ispirano i film

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Martedì 9 Maggio 2017, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 20:52
Alle 10 di ogni domenica mattina, da due anni, su radio 24 va in onda "Nessuna e'perfetta" . Parliamo i sempre di lavoro e spesso, all'inizio e alla fine, me la prendo con il multitasking. Sapete cos'e': l'ultima evoluzione del buon caro, tradizionale senso di colpa. Negli ultimi vent'anni si e' insinuato nelle nostre vite, prima introdotto come l'ultima figata trendissima tra le superwomen di New York, e poi progressivamente rivelatosi per quel che e':una fregatura. Devi continuare a fare tutte le cose che facevi prima (lavoro, compiti dei figli, colloqui con i professori, spesa il sabato e dentista il lunedi) ma sorridendo, con la piega perfetta, il tacco possibilmente a spillo e gli addominali da palestra. Venduto come punto d'arrivo, il multitasking serve solo a far sentire inadeguate le donne che ci provano e, prima o poi, aprono gli occhi sulla fregatura.

Pensavo a questo mentre la brava attrice Isabella Ragonese, coprotagonista con Eva Grieco del film di Daniele Vicari "Cuore,sole,amore'" ci raccontava il suo personaggio, la barista Eli. Eli vive a Roma, in periferia, ha quattro figli, un marito disoccupato e un lavoro, la barista, in un locale a due ore e mezza da casra sua.  Cosa che non le permette di lamentarsi del  multitasking.

Eli esce da casa ogni mattina alle quattro e mezzo ma in una vita complicata una piccola fortuna ce l'ha: l'amica Vale. All'alba si incrociano, le loro vite e i loro incontri: Eli va al lavoro, Vale torna dal suo; e'una danzatrice, balla nelle discoteche. Di giorno, fa da babysitter ai figli di Eli.

La storia di Eli e Vale, una madre e l'altra single,votata alla sua vita di artista, in una Roma lontana dalle preoccupazioni del mettere insieme il cocktail con la cena di lavoro, e' una storia in cui piu' che di multitasking si parla di doppio lavoro, poco sonno e qualche pianto sull'autobus che porta Eli verso il bar dove dispensera' sorrisi e caffe'.

Mi ha fatto piacere che a 'Nessuna e'perfetta' Isabella Ragonese e il film di Marco Vicari ci raccontassero di donne che hanno problemi diversi dal fare parte di un board o sfondare il soffitto di cristallo. Ma mi fa ancora piu' piacere ricordare che a scoprire la storia che ha in parte ispirato il film sia stata una brava collega del Messaggero, Laura Bogliolo. E' stata lei a scrivere di Isabella Viola. Il lavoro del cronista e"appassionante e faticoso. Non sempre e'un lavoro riconosciuto. Negli Stati Uniti se un film si ispira (anche vagamente) a una storia scoperta per primo da un cronista, a quest'ultimo vanno citazioni e (anche concreti) ringraziamenti. D'ora in poi, in Italia, sara' il caso di non dimenticarselo.
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