Maria Latella
Tendenza Latella
di Maria Latella

"Hillary è antipatica". Ma chi l'ha detto? Ci avete mai preso un caffè?

di Maria Latella
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Venerdì 10 Giugno 2016, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 19:34
Hillary Clinton e’antipatica. Lo sostengono, di qua e di la’ dall’Oceano, persone che, ovviamente, non l’hanno mai incontrata ma, come succede con i politici o con le popstar, fondano il loro assunto sulla percezione. Sul “sentiment” si dice adesso. E dunque Hillary e’ “antipatica” perche’ e’ li’, sulla scena, da più’di vent’anni. O perche’ e’stata zitta davanti al più’clamoroso dei molti tradimenti coniugali subito: l’affaire Monica Lewinsky. Eppure, all’epoca, il tener duro e il silenzio le conquistarono il rispetto dell’America. Hillary e’antipatica perche’ fa parte dell’ establishment. Vero, ma e’ establishment anche Donald Trump che, nononostante tutti i suoi tweet, con Wall Street e con la politica al potere ha sempre fatto ottimi affari. E allora? Hillary e’ cinica, dicono. In politica credo si trovi in buona compagnia. Altro mantra: “le donne non la amano”. Anche qui non so quanto i sondaggi siano influenzati dal “ sentito dire”.

A Denver, Colorado, nella convention democratica che incorono’ Barack Obama e decreto’ la sconfitta di Hillary, sono stata testimone di scene di tristezza di massa. Ed erano tutte donne quelle che piangevano - lacrime vere, non a favore di telecamera - perche’ la loro candidata non ce l’aveva fatta. Ora Hillary e’ arrivata la’dove l’altra volta aveva fallito, ha la nomination del partito democratico, e molte donne americane si interrogano se votarla o no. Ci sono quelle che le riconoscono coerenza. Da giovane avvocato si batteva per una societa’ più’paritaria, e non solo per le donne e non ha mai cambiato idea. Ha cominciato occupandosi di minori in poverta’ e proseguito, da first lady, per la parita’ sanitaria. Dunque, dice questa prima categoria di elettrici, merita il mio voto se non altro per la coerenza. E poi, diamine, sarebbe la prima donna presidente degli Stati Uniti. Come dice la mia amica Gwenda:”Vorrei vederne una prima di morire”. Una seconda categoria di elettrici sta valutando Hillary Clinton sulla base della competenza. E’ “fit” per la Casa Bianca o no? A questo secondo gruppo interessa poco che lei sia la prima donna presidente. Vogliono capire cosa fara’ per loro e per l’America. Molte, in queste secondo gruppo, avrebbero votato repubblicano se il candidato non si chiamasse Donald Trump. E dunque, in generale poco entusiaste per l’offerta, stanno valutando se turarsi il naso e votare Hillary. Ma lei deve dare loro un buon motivo. Il terzo gruppo e’ quello al quale di solito si fa riferimento quando si dice che “Hillary non piace alle donne”.

Sono le elettrici sotto i 40 anni, se democratiche simpatizzano per Bernie Sanders e piuttosto che votare una miliardaria amica dei banchieri e della giornalista snob Tina Brown staranno a casa, non andranno a votare. A queste ragazze si e’ rivolta ieri, dalle colonne del Financial Times, Anne-Marie Slaughter, gia’ collaboratrice di Hillary Clinton e oggi presidente di New America. “Ricordatevi che se oggi potete far valere i vostri diritti e’ perche’ Hillary Clinton e milioni di donne come lei si sono battute per questo negli anni ‘60, 70, 80, 90. E lo fanno ancora”. In tempi di grande disparita’ sociale, essere bianca, ricca, famosa e con un’eccellente esperienza non aiuta certo Hillary Clinton a conquistare la fiducia degli elettori. Ma, come diceva un mio amico, quando sei incerto su come valutare una persona, informati sulla sua storia e guarda se su una cosa importante, su una almeno, non ha mai cambiato bandiera. Hillary Clinton ha cambiato taglio di capelli decine di volte e dallo scandalo Whitewater (un investimento immobiliare del 1992) alle email cancellate, puo’ certamente aver offerto il generoso fianco a chi l’accusa. Ma ci sono cose su non ha cambiato idea. Dalla battaglia (perduta) sulla riforma sanitaria alla parita’ di salario tra uomo e donna. Dal ‘92 a oggi e’ diventata molto, forse troppo, ricca. Ma gli americani la valuteranno su quanto e come riuscira” a restituire. “Give it back” , “Restituisci” e’un’esortazione molto di moda nel mondo della finanza. E non solo li’.
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