Anna Guaita
Quest'America
di Anna Guaita

Bill Clinton, sarebbe meglio "first gentleman", o "first husband"?

di Anna Guaita
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Lunedì 18 Luglio 2016, 16:26
NEW YORK – “First lady” è un termine a cui oramai tutto il mondo è abituato. Anche chi non parla inglese sa che si tratta della moglie del presidente americano.

Ma da qualche mese negli Usa ci si chiede come si dovrebbe chiamare il marito di una presidente donna. E ora che Hillary Clinton è diventata la candidata del partito democratico, e ha una reale possibilità di conquistare la Casa Bianca il prossimo 8 novembre, la domanda è diventata un po’ più pressante. Nelle redazioni si discute abbastanza vivacemente, per il semplice fatto che nel caso dei Clinton ci si trova davanti a una difficoltà doppia: non solo bisogna trovare un titolo che sia la versione al maschile di “first lady”, ma bisogna rinominare anche “the office of the first lady” cioè gli uffici nella East Wing della Casa Bianca, dove tradizionalmente è situato l’ufficio della first lady, e che in caso di una presidenza Clinton, sarebbe assegnato a Bill. E poi c’è una difficoltà nel cerimoniale, visto che ogni ex presidente conserva a vita il titolo di “mister President”: come usarlo quando  l’ex presidente Clinton sarà in pubblico con la corrente presidente Clinton?
 
Quanto al titolo pubblico, ci sono varie ipotesi: Hillary ha detto scherzando che Bill potrebbe essere definito “first mate”, cioè “primo compagno”. Ma era una battuta. Presso l’opinione pubblica, vari sondaggi danno la preferenza a “first gentleman”, magari abbreviato in “first gent”. Ci sono state proposte di usare “first husband”, ma “primo marito” farebbe pensare che ne esista anche un secondo. In genere nella conversazione il termine “first husband” viene infatti usato in frasi tipo: “Il primo marito di Angelina Jolie è stato Johnny Lee Miller”.
 
A seconda di come verrebbe definito Bill, ne deriverà anche come verrebbe definito il suo ufficio, che verrebbe utilizzato dall’ex presidente per continuare la sua attività di beneficenza. Anche un marito cioè dovrebbe seguire la tradizione che vuole che il consorte del presidente abbracci delle cause umanitarie: Laura Bush ad esempio era molto attiva sul fronte dell’istruzione, mentre Michelle Obama ha dedicato molto del suo tempo a lottare contro l’obesità e ad aiutare le famiglie dei veterani (una causa che condivide con la moglie del vicepresidente Joe Biden, Jill).
 
Ma se Bill e Hillary apparissero in pubblico insieme, come presentarli? Si dovrebbe dire: “The presidente and Mr. Clinton”. Ma…. La legge vuole che ogni presidente mantenga il titolo anche quando ha lasciato la Casa Bianca. Quando si parla di Jimmy Carter ad esempio, non si dice “mister ex president”, ma “mister president”. Ed ecco il problema: “president Clinton and president Clinton” suonerebbe davvero ridicolo.
 
Non è esattamente una questione di lana caprina: immaginate una festa di gala alla Casa Bianca in onore di qualche presidente o regnante straniero. La coppia presidenziale arriva insieme alla cena, e il maestro di cerimonie deve presentarli. Ora direbbe: “Il presidente e la signora Obama”. Con i Clinton in teoria dovrebbe dire “the President and president Clinton”, non proprio elegante, considerato che anche “the president” sarebbe un Clinton.
 
Restate sintonizzati. Vi terrò informati sulla decisione dei grandi capi di cerimoniale. Ma è bello ricordare gli inizi di questa Repubblica, quando il primo presidente, George Washington, chiese di essere interpellato semplicemente come “Mister president e niente di più”. Invece altri proponevano di copiare le potenze europee, e riferirsi  al capo della giovane repubblica pomposamene con “Sua altezza il presidente”.
 
 
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