Ma succede anche che chi non ha niente da dire si ritrovi a invadere i social di un vuoto sempre più ingombrante, sempre più impossibile da camuffare. Un vuoto messo anzi in risalto da dirette Instagram pixelate, che accrescono solo la confusione di chi non ne può più della quiete che lo costringe a pensare. Comici che non fanno ridere, musicisti che non emozionano, attori che parlano e basta. Per citare Ferretti: «Connessi, tracciabili, asettici / comunichiamo solitudini / moleste e sovraesposte». Approfittiamone per eliminare i rumori di fondo. Lasciamo perdere i dj set in balcone e ascoltiamo un disco che amiamo. Proviamo a rimanere soli davvero. Ci vuole coraggio, ma è un'occasione che non ricapiterà.
andrea.andrei@ilmessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA