MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Volkswagen, interventi per le emissioni più semplici e meno costosi

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Giovedì 26 Novembre 2015, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 00:37
La Volkswagen ha trovato la soluzione per risolvere i problemi di emissioni delle sue vetture a gasolio interessate al caso delle centraline con software alterato. E la complessità degli interventi e i relativi costi sembrano inferiori a quanto ipotizzato finora. La più grande azienda europea ha presentato il piano di interventi sui propulsori della famiglia EA 189 all’Autorità Federale per i Trasporti tedesca (Kba) che lo ha ritenuto valido e approvato. Le modifiche serviranno per sistemare la tematica degli ossidi di azoto non in regola con quanto previsto dalle normative di omologazione. Dopo gli interventi di richiamo che non comporteranno costi per i clienti le vetture soddisfaranno pienamente gli standard di emissioni senza alcun impatto negativo per i consumi e le performance. I motori coinvolti sono di tre cilindrate diverse. Per i 4 cilindri 2.0 e 1.6 le operazioni da effettuare sono definite nel dettaglio. Per i più piccoli 1.2 le modifiche verranno ufficializzate alla Kba nei prossimi giorni, in ogni caso entro la fine del mese, e molto probabilmente riguarderanno solo un aggiornamento del software come per i 2 litri di cilindrata. Il piano di richiamo scatterà il prossimo gennaio e verrà concluso entro l’anno. Fino al termine del 2016 il Volkswagen Group sospenderà la scadenza della garanzia per tutelare al meglio i clienti ai quali saranno garantite anche le esigenze di mobilità (auto di cortesia) durante il passaggio in officina. Nell’attesa delle modifiche, in ogni caso, il gigante di Wolfsburg ricorda che i veicoli coinvolti nel caso «sono perfettamente sicuri e adatti a circolare su strada e quindi possono essere utilizzati senza alcuna limitazione». Per le vetture che richiedono modifiche solo al software (i 2.0 e probabilmente gli 1.2) l’intervento sarà di circa mezz’ora, su gli 1.6, per i quali erano ritenuti indispensabili adeguamenti anche all’hardware, l’implementazione delle misure tecniche durerà meno di un’ora. È proprio su questi ultimi propulsori che il lavoro sarà meno complesso rispetto a quanto ipotizzato. I tecnici di Wolfsburg, infatti, oltre all’aggiornamento del software, hanno messo a punto «un “trasformatore di flusso” che verrà installato davanti al misuratore della massa d’aria». Si tratta di una griglia che riduce la formazione dei vortici e di conseguenza consente di misurare il maniera più precisa il passaggio della quantità d’aria, condizione fondamentale per gestire in maniera ottimale la combustione. Questo nuovo scenario dovrebbe richiedere costi meno impegnativi del previsto, ma la casa tedesca per il momento non cambierà gli accantonamenti previsti per l’operazione che sono stati alzati con l’ultima trimestrale da 6,5 miliardi di euro a 6,7 miliardi. L’azienda ha fatto sapere di aver momentaneamente sospeso 8 dipendenti fra cui 3 top manager i cui nomi non verranno resi noti per motivi di privacy fino a che le responsabilità non saranno accertate in via definitiva.
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