La letteratura incontra la neurofisiologia

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Giovedì 31 Maggio 2007, 21:55
di Renato Minore ROMA (31 maggio) - Leggiamo di Zeno Cosini di Svevo alle prese con l’ultima sigaretta. Ci immergiamo nell’atmosfera pulviscolare di un canto notturno leoapardiano. Ci divertiamo a seguire i ragionamenti e i distinguo dell’ultimo Camilleri di annata, o di mesata, visto i vertiginosi tempi produttivi dell’infaticabile scrittore. E’ possibile descrivere cosa accade nel nostro cervello in quel momento? Quali immagini si muovono, quali sensazioni si producono, quali emozioni si generano? Immagini della mente curato da Giovanni Lucignani e Andrea Pinotti prova a rispondere a queste domande che magari sono sospettosamente viste da qualche lettore “umanista” che vi vedrà tracce di una tentazione riduzionistica alla materia e ai meccanismi di origine positivista. E sospetta anche qualche scientista puro nel constatare l’incontro tra letteratura e neurofisiologia, tra estetica e scienza. Nel volume che è il primo del genere in Italia il confronto serrato è tra neuroscienziati, biologi, filosofi e storici dell’arte: Nell’introduzione un biologo, Edoardo Boncinelli e un filosofo della scienza, Giulio Giorello sostengono che l’arte può avvantaggiarsi di «un simile strumento se si accetta di prendere in considerazione lo sfondo biologico che ci accomuna in quanto esseri umani». Così si chiede Lamberto Maffei in un saggio (I diversi sentieri della memoria e l’arte visiva) come potremo fare esperienza di un Pollock, se non cogliessimo le sue tele come esiti di strutture nervose motorie che si esprimono in una danza motoria intorno al quadro, in una furia motoria che diventa arte di forma di segni e colori. Immagini della mente a cura di Giovanni Lucignani e Andrea Pinotti Cortina, 260 pagine, 26 euro