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di Laura Bogliolo

Pandora non è poi così cattiva

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Mercoledì 12 Ottobre 2016, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 12:25
Vittime sopravvisute ad abusi sessuali, fisici ed emotivi. Vittime che vorrebbero non più sentirsi tali, evitando, magari, di proiettare il male oscuro interiore negli altri per tutta la vita. Gira su Twitter l'hashtag che fa riflettere: #Riprenditilavita. Il cartello con la scritta lo mostrano volti noti: fra questi Luca Argentero, Stefano Fresi, Ivan Cotroneo, Fabio Canino, Paolo Ruffini e Rossella Brescia. La campagna è stata lanciata dalla Onlus Il vaso di Pandora che ha creato un luogo virtuale e protetto dove raccontare la propria esperienza. Dietro le pagine virtuali un gruppo di "survivors" e professionisti nel campo della psicologia, della medicina e della giurisprudenza coordinati da Antonella Montano, già direttrice dell'Istituto Beck.  «Molto spesso - spiegano dalla Onlus Il Vaso di Pandora - il racconto, attraverso l'apertura, è la prima forma di guarigione. Il Forum è una bacheca ideale, dove i sopravvissuti ad ogni forma di abuso, sessuale fisico o psicologico, possono partecipare alle differenti discussioni, raccontare la propria storia, condividere dubbi, sensazioni, paure e darsi anche reciproco supporto». «La memoria delle esperienze traumatiche è, spesso, meno lineare e logica di quanto si è soliti sperimentare - si legge sul sito Ilvasodipandora.org - La memoria, infatti, non funziona come una videocamera, che registra una scena e ne conserva la traccia in un archivio in modo passivo». Aprendo il "vaso di Pandora" si verrà travolti dal dolore probabilmente. Ma stavolta la speranza non resterà chiusa ermeticamente. Dopotutto, Pandora, non era così cattiva. 


 
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