Corri Italia, corri
di Luca Cifoni

Quei turisti della cittadinanza che vengono dal Sud America

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Martedì 4 Luglio 2017, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 17:58
La legge sulla cittadinanza in discussione in Parlamento introduce il principio dello ius soli in forma temperata e non automatica: diventerebbero italiani alla nascita i bambini che hanno almeno un genitore residente in Italia da cinque anni, purché la famiglia soddisfi anche requisiti di tipo economico e linguistico. Chi si oppone al progetto, oltre a portare critiche di carattere generale, spesso obietta che un'impostazione di questo tipo finirebbe per attirare stranieri interessati a guadagnare facilmente la cittadinanza. Cosa certo possibile, anche se le condizioni richieste non sono semplici e immediate da soddisfare.

Decisamente meno complicata da attuare è la strategia scelta da molti stranieri di origine italiana e descritta recentemente dall'Istat nel suo Bilancio demografico: chi ha un antenato italiano anche lontano torna per un periodo brevissimo nel nostro Paese solo per vedersi riconosciuta la cittadinanza iure sanguinis e poterne poi godere gli eventuali vantaggi dall'estero. Nel 2016 la frequenza di questi viaggi, in particolare di cittadini provenienti da Paesi dell'America latina, è stata tale da attirare l'attenzione dell'istituto di statistica: anche le regole attuali, a quanto pare, possono incentivare comportamenti opportunistici.
 
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