Insieme al latte, sono alimenti allergizzanti per bambini da 0 a 3 anni. Da 1 a 3 anni, ad aumentare il rischio di incorrere in allergie ci sono anche nocciole e arachidi. Intorno i 3-4 anni si aggiungono, ai suddetti alimenti, il grano, la soia e la frutta, provocando disturbi gastrointestinali, asma, rinite ed eczema. Negli adulti, sia maschi che femmine, ad alzare la percentuale di rischio sono frutta e vegetali, nocciole e arachidi, semi, pesce, frutti di mare e grano. Sindrome orale allergica, asma, rinite, disturbi gastrointestinali e anafilassi sono i sintomi più comuni. «In tutto il mondo abbiamo alimenti che aumentano il rischio di allergia - precisa Crimi -: nei Paesi scandinavi è il pesce, negli Stati Uniti le arachidi, nei Paesi mediterranei i crostacei e i molluschi, le lumache in Portogallo, il sedano nella Svizzera tedesca, la frutta fresca e i vegetali nell’Europa del Sud».
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