Serrata ieri pomeriggio alle fraschette di Ariccia per protestare contro la politica del Governo. Un grido di dolore: «Così non si può andare avanti». I titolari dei tipici locali della cittadina del ponte e della porchetta hanno chiuso i battenti e sono scesi in piazza, aderendo alla giornata nazionale di protesta organizzata dal Movimento Italiano Ospitalità, aderente alla Federturismo. I ristoratori dei Castelli, da Grottaferrata a Marino, da Frascati e Genzano, si sono collegati alle associazioni nazionali di categoria per avere «maggiore voce in capitolo» e cercare uno sbocco a quella che ormai è una lotta per sopravvivere.
«Ci stanno costringendo – dice Maurizio Zamparini, presidente dell’Associazione Fraschette di Ariccia – a chiudere definitivamente i nostri locali, strangolando un’economia che sostiene l’intero comparto alimentare dei Castelli.
Molti ristoranti dei Castelli hanno chiuso tutto. La sola apertura nei giorni feriali fino alle 18 non dà margini di guadagno ed è difficile perfino fare la spesa. «Non capisco perché – afferma Fabrizio Mari, ristoratore di Grottaferrata – la nostra categoria venga così penalizzata. Dal lunedì al venerdì continuiamo a lavorare a pranzo. Ma non si sa mai cosa si debba fare il sabato e la domenica. Aspettiamo i decreti del Governo ma è come stare davanti alla roulette. Tanti luoghi dello shopping sono pieni di gente. Ai ristoranti sono state imposte regole che tutti rispettiamo. Ma le restrizioni e le chiusure sono sempre crescenti. Saremmo anche d’accordo ad accettare nuove regole, sempre che ci permettano di lavorare pure la sera».
I titolari di tante aziende tengono a far sapere che per il momento nei ristoranti, dove quasi sempre vengono presi nomi e telefoni dei clienti, non ci sono stati casi. Tutti si aspettano una svolta è più liberalizzazioni. «I Castelli - afferma Massimo Pulicati, presidente dell’associazione “Gustati” di Grottaferrata - hanno una storia e una tradizione secolare. Non si può assistere alla distruzione di un settore che muove milioni di euro».