Roma, due gatti dispersi nel corso dei lavori di riqualificazione delle Oasi feline del Fosso delle Campanelle: oggi continueranno le ricerche

Le associazioni dell' Enpa e della Lega Nazionale del cane chiedono una soluzione immediata per le oasi feline

Le colonie feline nel Fosso delle Campanelle
di Raffaele Marra
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Venerdì 4 Agosto 2023, 07:22

C’è un’area verde che si estende per circa 33 ettari tra Torrevecchia ed il vecchio complesso di Santa Maria della Pietà su cui la città metropolitana ha deciso di avviare un progetto di “riqualificazione ambientale”. L’area in questione è nota come “Valle Fontana” ed è lì che si sviluppa il “Fosso delle Campanelle”. Il corso d’acqua consente da circa 60 anni l’irrigazione di orti urbani che, in passato, sono stati impiegati anche per la terapia dei pazienti ospitato nell’allora ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà. Proprio in quell’area ci sono tre colonie feline con manufatti di legno e lamiere che due giorni fa sono stati abbattuti dalle ruspe. La messa in sicurezza dei gatti non è stata fatta nel migliore dei modi, sta di fatto che due gatti risultati dispersi, una molto anziana, oggi i volontari e le ruspe tornano a lavorarci impegnati nelle ricerche per capire dove possano essere finite. Città Metropolitana con una nota ha spiegato che c’è stata incomprensione tra i vari uffici che ha prodotto confusione e non ha permesso di organizzare un tavolo preventivo per mettere insicurezza  i gatti. L’altro ieri al Fosso delle Campanelle, erano presenti la Polizia le associazioni animaliste i Consiglieri Delegati Cristina Michetelli e Rocco Ferraro della Città Metropolitana, sia l’Assessora all’Ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.

 

«Al Fosso delle Capannelle, ieri mattina, nell’ambito di un progetto di riqualificazione attinente al programma sulla sicurezza delle periferie finanziato dalla Presidenza del Consiglio, mentre la ditta incaricata, conformemente alle determine di legge ed in presenza di personale di Polizia, procedeva all’abbattimento di manufatti abusivi, è rimasto coinvolto lo spazio su cui insistono due colonie feline.

Il fatto si e' determinato in virtu' di una incomprensione tra uffici". Così la Consigliera Delegata al Patrimonio della Città Metropolitana di Roma, Cristina Michetelli. "Gli animali, che in quel momento erano fuori dall’area protetta, sono rimasti incolumi. Sono in corso sul posto le verifiche degli uffici per individuare la nuova area su cui ripristinare le due colonie - ha continuato nella nota il consigliere delegato all’Ambiente Rocco Ferraro di Roma Metropolitana - Nella giornata di oggi è stato fatto un sopralluogo tra i referenti delle Colonie, Città metropolitana e Roma Capitale, dove è stato comunicato che all’interno del progetto verranno inserite delle nuove aree riservate esclusivamente alle colonie feline, che sono una realtà da tutelare e proteggere. Provvederemo quanto prima a recuperarlo, all’interno di un’area che sarà completamente rigenerata.  Nel frattempo individueremo luoghi temporanei non interessati ai lavori, dove i referenti delle Colonie potranno entrare autorizzati per accudire i gatti».

«La rimodulazione del progetto della Città Metropolitana di rigenerazione del Fosso delle Campanelle con la destinazione di aree destinate ad ospitare le colonie feline è un ulteriore importante tassello del lavoro congiunto tra Roma Capitale e Città Metropolitana per la tutela del benessere animale e il supporto alle strutture di ospitalità e cura dei gatti della città. Un lavoro che, come Amministrazione, stiamo portando avanti anche attraverso il censimento e il riconoscimento delle colonie autorizzate con la distribuzione diffusa di specifiche targhe e relativi tesserini identificativi dei singoli referenti» ha dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. Subito la risposta critica nella nota dell’Enpa nella persona della presidente nazionale Carla Rocchi : «Si conferma la necessita'  di una regia unitaria nella gestione degli animali e per la loro salvaguardia. Un referente unico, un unico numero da chiamare per evitare che, anche involontariamente , si ripetano situazioni come questa, magari con effetti ancora più gravi. Si chiama "buon governo" e deve essere garantito anche ai cittadini non umani». Oltre all’Enpa ha affidato ad un comunicato ancora più critico e di condanna anche l’altra associazione animalista della Lega nazionale del cane Animal Protection nelle parole della presidente nazionale Piera Rosati: «I volontari di LNDC si sono attivati da mesi per dare supporto ai referenti delle colonie feline del Fosso delle Campanelle, per aiutare e tutelare i citca 50 gatti che da anni vivevano in queste colonie. Ci era stato garantito dal Comune di Roma che il sito che ospitava le colonie feline non rientrava nel piano dei lavori programmati. Mentre ieri mattina le ruspe della ditta incaricata da Città Metropolitana hanno demolito i manufatti con all'interno i gatti e al momento due di loro, di cui uno molto anziano, risultano dispersi. LNDC è pronta a denunciare chi ha deciso di procedere e mettere in atto un gesto crudele e scellerato, dimenticandosi però delle Leggi a tutela delle colonie feline».

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