«Se fate figli vi regalo un cane», la bizzarra proposta elettorale del candidato alle presidenziali a Taiwan

Terry Gou, il candidato alla presidenza di Taiwan
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 11:39

«Fate figli e vi regalo un cane». Una delle proposte più eccentriche che siano mai fatte durante una campagna elettorale è arrivata da uno dei candidati alla presidenza di Taiwan, un miliardario che contro la prospettiva drammatica delle culle vuote che affligge l'isola di Formosa, ha offerto alle giovani coppie che hanno già un bambino un animale domestico gratis. Secondo Terry Gou, fondatore del polo industriale legato a Apple, il calo della natalità potrebbe essere contrastato con questa misura, senza però spiegare come effettivamente interagirebbe con la decisione dei ragazzi a mettere su famiglia. 

Taiwan da tempo registra uno dei tassi di natalità più bassi al mondo.

Tra le cause di questo fenomeno vengono indicati l'alto costo della vita, le difficoltà di accesso ai servizi per l'infanzia e le aspettative di genere. Naturalmente il rapido invecchiamento della popolazione finisce per minacciare l'economia. In compenso al posto dei bambini tante coppie preferiscono comprare animali domestici, cani o gatti che sono meno impegnativi dei bambini. Per questo Gou sostiene che ci potrebbero essere ragazzi orientati ad accettare sia un figlio che un cane. «Mettete al mondo un bambino e vi lascerò crescere un altro animale domestico» è il suo slogan.«Un gatto, un cane. Mettine al mondo due e ti permetterò di adottarne altri due».

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Alcuni mesi fa in Italia, dove al pari di Taiwan c'è un alto tassi di denatalità, durante gli “Stati generali della natalità” fecero rumore le parole di denuncia di Papa Francesco sulla deriva generale a sostituire i bambini con degli animali domestici. Bergoglio (che non intendeva criticare l'amore per gli animali) si rea limitato a raccontare del suo rimprovero ad una signora: durante una udienza gli aveva chiesto di benedire il suo cane chiamandolo “il mio bambino”. Francesco citava l'episodio per mettere in evidenza il fenomeno sintomatico di una cultura tesa a privilegiare l'amore agli animali domestici poiché necessitano di meno impegno e cure dei bambini, al punto che molti ragazzi rinunciano tout court alla maternità e alla paternità sostituendola con la convivenza cani e gatti. Una specie di surrogato che rappresenta il sintomo di un egoismo strisciante sul quale riflettere. 
 

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