In principio fu Laika. Catapultata nello spazio 65 anni fa dai russi a bordo dello Sputnik 2, era il 3 novembre del 1957, sarebbe tornata sulla Terra soltanto da morta. Poi, in piena guerra fredda, era stata la volta di alcuni ratti. Spediti in orbita, sempre dai russi, nella speranza potessero riprodursi, rientrarono senza figli al seguito. Infine ecco la Cina. È notizia di pochi giorni fa che l'Accademia Cinese delle Scienze di Pechino ha ultimato un progetto che prevede l'invio di animali nello spazio. Stavolta, stando a quanto riportato da India Today e South China Morning Post, a volare a bordo di una navicella non ci saranno cani né gatti ma scimmie e ratti. L'avanzatissimo progetto, già sviluppato in buona parte a terra, prevede lo studio di crescita e riproduzione di tali animali.
Scimmie e topi nello spazio
Più che sui ratti, come sempre accade, considerate cavie da laboratorio predilette, ci si è soffermati sulle scimmie, alcuni macachi, più grandi rispetto ai topi e notoriamente più simili agli umani.