Cani, tutti i falsi miti: dallo scodinzolio alla lingua, cosa significano questi segnali

Cani, tutti i falsi miti: dallo scodinzolio alla lingua, cosa significano questi segnali
di Alessandra Iannello
4 Minuti di Lettura
Martedì 3 Ottobre 2023, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 15:30

Il cane è il compagno dell’uomo da oltre 40mila anni. È stato il primo animale addomesticato e fonti archeologiche hanno datato che segue il suo padrone dal Pleistocene inferiore, quando cioè gli uomini erano ancora dei cacciatori-raccoglitori, prima dell'introduzione dell'agricoltura e della successiva domesticazione degli altri animali 10mila anni fa.

La lunghissima coabitazione con l’essere umano ha sviluppato una serie di “credenze” che, alla luce dei recenti studi, si sono rivelati dei “falsi miti”.

Dalla gravidanza alla pappa, parola all’esperto
“Tra tutti i falsi miti – spiega Lucia Pavone, medico veterinario (DVM, PhD in biologia della riproduzione umana e animale ed esperta in terapia rigenerative) della clinica Ca’ Zampa Roma Valadier e Roma Laurentina - quello più importante da sfatare è relativo alla femmina che dovrebbe fare almeno una gravidanza e un parto nella vita.

Su questo punto ritengo che una gravidanza non sia necessaria, è invece auspicabile riuscire a sterilizzare dopo il raggiungimento della pubertà che varia in base alla razza e alla taglia. Lo stesso vale per la gatta, animale a ovulazione indotta dove però il calore, il primo compreso, può protrarsi e ripetersi a lungo richiedendo quindi un intervento precoce. Le patologie quali tumori mammari, iperplasia cistica endometriale e così via, hanno, nella loro patogenesi, una forte componente ormonale, per questo si continua a sottolineare l’importanza della sterilizzazione nelle femmine non destinate a riprodursi”.

Altra nota dolente su cui si è detto tutto e il contrario di tutto è l’alimentazione. Forte è il dibattito sulla possibilità di far seguire al cane una dieta vegetariana. “Una dieta vegetariana – sottolinea Emmanuele Tremolada, medico veterinario Direttore Sanitario del Centro Ca’ Zampa Arese - è sconsigliabile perché risulta povera di alcuni amminoacidi”.

Spesso, per giocare, si danno ai cani ossa da sgranocchiare, ma questa è un’abitudine pericolosa. Per esempio, l’osso della coscia di pollo oppure la costina, una volta masticate possono formare delle schegge taglienti o perforanti, possibile causa di lesioni e perforazioni del tratto gastroenterico. Nel caso invece di ossa più grosse, come il ginocchio di bovino, c’è la possibilità che vengano assunte briciole d’ossa che al loro passaggio lesionino sull’apparato digerente e, in caso di disidratazione della massa fecale, cementino e formino dei fecalomi difficili poi da espellere.

Altro dubbio di molti padroni è se sia meglio la dieta casalinga o quella industriale. “Il cibo industriale – rassicura Tremolada - ovviamente scegliendo case produttrici di qualità, è un cibo completo ed equilibrato ed è sufficiente a coprire i fabbisogni nutrizionali del cane. La dieta casalinga è più difficile da rendere equilibrata”.

Scodinzoli e pupù
Una coda scodinzolante è sinonimo di un cane felice. “Non sempre è così – precisa Paolo Bosatra, educatore cinofilo del Centro Ca’ Zampa Bergamo - i movimenti della coda sono diversi e ognuno comunica uno stato d'animo. Se la coda si muove ampiamente (oppure rotea nel caso di alcune razze come i segugi), esprime felicità, ma se invece è portata alta e si agita veloce e con un raggio limitato, potrebbe essere che il pet in quel momento sia assertivo e anche un po' teso”.

Altro messaggio che va interpretato in maniera corretta è quando il cane si lecca il naso. Questo non significa che vuole fare lo stesso con un altro cane o con l’uomo. Si tratta invece di uno dei più comuni "segnali calmanti" per comunicare una situazione di disagio per la quale essere prudenti. Infine, che fare se il cucciolo che sporca in casa? “Quello dei bisogni in casa dei cuccioli – conclude Bosatra - è in realtà un falso problema, va semplicemente ignorato, pulendo se possibile quando non vi vede. Punirlo può anche instillare in lui la paura di sporcare in vostra presenza, rendendo così difficile abituarlo a iniziare a fare i suoi bisogni durante la passeggiata”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA