Coco, il labrador alcolista: salvo dopo quattro settimane di sedativi. Beveva dalle bottiglie abbandonate dal padrone

Il cucciolo è arrivato all’istituto Woodside Animal Welfare Trust di Plympton, nel Regno Unito insieme con un compagno di sventura che non ce l'ha fatta. Entrambi bevevano da bottiglie e bicchieri lasciati in giro, incustoditi, dal padrone di casa. Fino a diventare veri e propri alcolisti.

Coco, il labrador alcolista: salvo dopo quattro settimane di sedativi. Beveva dalle bottiglie abbandonate dal padrone
di Simona Antonucci
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Sabato 8 Aprile 2023, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 23:39

Attacchi epilettici, ansia, convulsioni. Così il piccolo Coco, cucciolo di Labrador, alcolizzato, è arrivato all’istituto Woodside Animal Welfare Trust di Plympton, nel Regno Unito. Dopo la morte del proprietario, Coco, è stato portato in clinica insieme con un compagno di sventura. Entrambi bevevano da bottiglie e bicchieri lasciati in giro, incustoditi, dal padrone di casa. Fino a diventare veri e propri alcolisti.

I SEDATIVI

Dopo essere stati trattati con sedativi per più di quattro settimane, uno dei due cagnolini non è sopravvissuto, mentre Coco si è salvato in extremis, passando alla storia come primo cane al mondo alcolista e guarito dalla dipendenza.

Anche se tuttora, raccontano i veterinari inglesi che per la prima volta si sono trovati a trattare un caso del genere, Coco è ancora molto ansioso.

L'ASTINENZA

Il labrador marrone, arrivato a Plympton con sintomi che indicavano astinenza da alcol, ha avuto bisogno di cure 24 ore su 24. Le bestiole - ha spiegato al Telegraph il personale del centro di soccorso - probabilmente, si dissetavano prima di andare a dormire con le bevande alcoliche lasciate abbandonate dal padrone. E c’è voluto quasi un mese di trattamento per aiutare Coco a superare i sintomi dell’astinenza e per ridurre il rischio di ulteriori crisi.

L'ADOZIONE

Il cucciolo sarà presto pronto per l’adozione: «Siamo felici - raccontano i veterinari che hanno ospitato Coco in un ambiente familiare e lontano dai canili più numerosi e affollati - che il cucciolone stia iniziando a comportarsi come un cane normale. Ma non è ancora pronto per l’adozione: se fisicamente sembra essersi ripreso, psicologicamente è ancora molto instabile».

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