Nato baby gorilla al Virunga National Park. Le tenere immagini

Mamma gorilla insieme al nuovo nato (immag diffusa dal Virunga National Park sui social)
di Remo Sabatini
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Giovedì 24 Marzo 2022, 09:16

Un nome ancora non ce l'ha ma, da quando è venuto alla luce, mamma Furahini non ha occhi che per lui. Orgogliosa e felice come non mai, mamma gorilla se lo tiene stretto al petto. Rifugio sicuro dove il piccolo mangia e, come illustrato dalle tenere immagini diffuse poco fa dal Virunga National Park, dorme sereno.

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"Siamo lieti di annunciare la nascita di un nuovo cucciolo di gorilla nella famiglia Bageni".

Il breve comunicato ufficiale del parco, sembra quasi raccontare della nascita di un bimbo. E probabilmente per i ranger che lo presidiano rischiando la vita per proteggere questi rarissimi animali, è proprio così. "La femmina Furahini della famiglia Wilungula, spiega il comunicato, ha dato alla luce un piccolo maschio. È il secondo figlio avuto insieme a Bageni". Bageni è un grosso e saggio maschio. Divenuto "silverback" (schiena d'argento) nel 2010, era rimasto per quasi tre anni con suo padre Kabirizi, fino a quando, dopo diverse dimostrazioni di forza con gli altri pari del gruppo, se ne andò. Lo seguirono venti gorilla con i quali formò il suo nuovo gruppo che, oggi, con la venuta al mondo dell'ultimo nato, conta ben 47 individui. Il Virunga National Park è situato nell'est della Repubblica Democratica del Congo. Ad oggi, può contare su 689 ranger. Uomini e donne sempre più spesso costretti a mettere a repentaglio la loro stessa incolumità per salvaguardare il futuro di questi incredibili primati. Nel quartier generale del parco, di stanza a Rumangabo, vi è la sede del Senkwekwe Centre, il solo centro al mondo che si occupa dei gorilla rimasti orfani o soli a seguito delle crudeli azioni dei bracconieri. Nonostante le nascite, infatti, il mondo dei gorilla, tanto amato da Dian Fossey assassinata nel 1985  perché difendeva i gorilla di montagna, è ancora preso di mira da personaggi senza scrupoli che, approfittando della estrema povertà di alcuni territori, mettono in piedi vere e proprie bande armate di bracconieri pronte a tutto pur di poter sbarcare il lunario.

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