Abusi sessuali e maltrattamenti: marito condannato a 10 anni

Abusi sessuali e maltrattamenti: marito condannato a 10 anni
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Giovedì 5 Ottobre 2017, 11:58
Ha maltrattato di continuo la moglie, l'ha costretta ad avere rapporti sessuali, a vivere unitamente alle figlie in ristrettezze economiche, ha persino minacciato una delle figlie in modo da provocarle uno stato di ansia e di paura. Una convivenza che per moglie e figlie era diventata un inferno, al punto che la donna, quando si è resa conto di non poter più reggere il peso di violenze e umiliazioni, ha trovato il coraggio di mettere nero su bianco i soprusi che doveva subire e ha denunciato il marito.

Lui, 50 anni, di Chieti, è stato condannato dal Tribunale a dieci anni di reclusione, il pm Giancarlo Ciani ne aveva chiesto 9. Per l'uomo, difeso dall'avvocato Massimo Solari, inoltre è scattata l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dovrà risarcire le parti civili costituite e rappresentate dall'avvocato Federica D'Angelantonio, ovvero le moglie e la figlia minorenne e la figlia maggiorenne con 30.000 euro ciascuna. Le vite di moglie e marito, nel frattempo, hanno preso strade completamente diverse per fare in modo che non tornino mai più ad incrociarsi.

Il processo è stato celebrato (come accade nei casi di violenza sessuale e sono coinvolti anche minori) a porte chiuse, presidente del collegio giudicante Geremia Spiniello, giudici a latere Andrea Di Berardino e Valentina Ribaudo. Drammatica, dice chi l'ha ascoltata, la testimonianza resa in aula dalla ex moglie quando ha dovuto ripercorre il sua calvario e quello delle figlie. I coniugi per la verità si erano separati già none anni fa ma poi erano tornati a convivere quando una delle figlie si è ammalata. Una seconda fase di vita insieme particolarmente tribolata, nonostante la malattia della figlia e la legittima preoccupazione della madre. L'uomo, infatti, recita l'accusa, non ha perso l'occasione per mortificare la moglie e per manifestarle disprezzo dicendo che avrebbe dovuto fare la prostituta alla pineta di Pescara. Ma l'ha anche minacciata che l'avrebbe gettata fuori dalla finestra.

Una vita di ristrettezze: lei a barcamenarsi con i proventi del lavoro come donna delle pulizie e con l'aiuto dei suoi, ma al tempo steso costretta dal marito a diventare intestataria di attività imprenditoriali che venivano aperte e chiuse, per le quali si vedeva recapitare solo cartelle di pagamento da parte del Fisco e dunque finendo indebitata. E poi, costretta ad atti sessuali, palpeggiata al seno, spesso all'improvviso, anche davanti ad altre persone, persino davanti a suo fratello, costretta a posare nuda per essere fotografata mentre era in bagno e quasi quotidianamente ad avere rapporti sessuali completi, anche quando i figli erano in casa, e picchiata quando provava ad opporsi. Accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, dunque, ma anche di stalking, vittima la figlia che all'epoca dei fatti aveva 12 anni. Il padre, recita sempre l'accusa, la tempestava di messaggi su Facebook: a volte la invitava ad incontralo, altre volte la minacciava scrivendole: "Sei diventata una bambina cattiva, prenderò provvedimenti, l'ho giurato, dovessi campare 100 anni".
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