Vasto, torna il lupo che azzanna i bagnanti ma è difficile catturarlo

Vasto, torna il lupo che azzanna i bagnanti ma è difficile catturarlo
di Miriam Giangiacomo
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Giovedì 10 Agosto 2023, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 10:18

«Le immagini mostrano sicuramente un lupo ed è un esemplare femmina, il che rende la situazione più preoccupante». È questo il commento di Giovanni Todaro, giornalista naturalista e scrittore che collabora con diverse testate giornalistiche, al video che sarebbe stato girato l'8 agosto, nel cuore della Notte rosa, a Vasto marina. Tre secondi di immagini amatoriali che circolano su whatsapp e che sono diventate immediatamente virali in cui si vede un animale, un canide, che corre lungo il tratto di pista ciclabile nei pressi dell'ex stazione ferroviaria di piazza Fiume.

Dopo aver osservato le immagini rallentate ed essersi consultato con Andrea Mazzatenta, psicobiologo e psicologo animale della. d'Annunzio di Chieti, Todaro ha tratto le sue conclusioni. Una voce autorevole, quella di Todaro, che nel 1995, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e altri enti, ha fondato il Museo del bracconaggio e delle trappole di Bardi (PR), di cui è stato direttore fino al 2004. È inoltre consulente degli organismi competenti per quanto riguarda l'individuazione e la cattura di animali esotici fuggiti o liberati da ignoti in Italia. Il fatto che l'animale sia stato identificato come un lupo costituirebbe già una novità, ma ancor più notevole e preoccupante è che sia stato riconosciuto come esemplare femmina.

«Ora andrebbero controllati i video degli altri avvistamenti per verificare se finora è stato filmato anche un maschio - dice Todaro -, perché se così fosse, la faccenda diventerebbe serissima, dal momento che potrebbe verificarsi un accoppiamento e Vasto potrebbe ritrovarsi con una cucciolata di lupacchiotti che madre e padre, per i primi tempi, porteranno sulla spiaggia per insegnare loro dove possono trovare il cibo». «Questo spiega il motivo per cui - aggiunge Todaro -, quando nei tempi passati si abbattevano i lupi, le taglie messe sugli esemplari femmina sono sempre state più alte di quelle sugli esemplari maschi, proprio perché le femmine fanno i cuccioli».

E intanto sono state messe in campo fototrappole e lacci atraumatici per cercare di catturare l'animale responsabile di nove aggressioni in meno di 4 mesi, ma proprio sui lacci Todaro esprime la sua perplessità: «Faccio riferimento alla letteratura scientifica, oltre che all'esperienza, e posso assicurare che è capitato spesso che i lupi intrappolati in lacci atraumatici, con un singolo morso si siano amputati la zampa intrappolata pur di scappare».

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