Sei gattini dilaniati dallo scoppio: attaccati sui corpi con il nastro adesivo i resti dei petardi

Sei gattini dilaniati dallo scoppio: attaccati sui corpi con il nastro adesivo i resti dei petardi
di Lea Di Scipio
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Domenica 14 Gennaio 2024, 08:40

Sono stati ritrovati a Punta Penna, nel Vastese, i resti di circa 6 gattini dilaniati probabilmente da petardi attaccati ai corpicini con del nastro adesivo. Le loro condizioni non hanno reso possibile stabilirne con certezza il numero e a indagare ora sulle cause della morte è la sede di Lanciano dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” cui sono stati affidati. Per il momento non si esclude del tutto che siano stati fatti esplodere, a suggerirlo è la scena straziante che si è presentata agli occhi del cittadino che l’ha subito segnalata alle forze dell’ordine. La certezza è che il decesso non sia avvenuto per cause naturali e la presenza dello scotch rafforza la prima ipotesi. La macabra scoperta delle carcasse è avvenuta nei pressi del porto, dietro un casotto adibito a un’attività di vendita di accessori per la pesca e souvenir. Allertati i carabinieri e il servizio veterinario della Asl che li hanno affidati all’ente sanitario. 

In città non si è fatta attendere la reazione dell’associazione Amici di Zampa, che a Vasto gestisce il canile comunale, la cui presidente Maria Rosaria Amoroso ha detto senza giri di parole: «Siamo sconvolti della notizia che abbiamo appreso e delle immagini che ci sono arrivate e che restituiscono un atto indegno nella nostra cittadina.

Denunciamo l’evento drammatico frutto di un atroce violenza nonché di vandalismo ai danni di questi poveri animali indifesi. Una crudeltà che ci ha lasciato allibiti e che va condannata a gran voce e da tutti. Chiediamo a chiunque abbia visto qualcosa e possa fornire delle informazioni utili a risalire all’identità di questi criminali di contattare i carabinieri e le autorità competenti perché quanto accaduto non deve passare inosservato ma va approfondito per chiarirne le responsabilità e la dinamica. Bisogna agire per il bene della comunità affinché azioni del genere non abbiano modo di ripetersi mai più».

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