Bollette sospese nel cratere sismico, terremotato resta senza luce: costretto a installare un generatore

Bollette sospese nel cratere sismico, terremotato resta senza luce: costretto a installare un generatore
di Daniela Facciolini
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:46

Gli staccano la corrente elettrica per ben due volte e lui porta la società in tribunale. Il caso riguarda un utente di 60 anni di Campli (G.D.M), in provincia di Teramo, residente nell’area del cratere sismico, al quale, lo scorso maggio, è stato disattivato il contatore per una fattura non pagata ma sulla quale non erano state applicate le agevolazioni previste dalla normativa sul sisma. L'uomo, recandosi all’associazione dei consumatori Robin Hood, ha chiesto il ricalcolo della fatturazione: è il presidente Pasquale Di Ferdinando (nella foto sotto) a raccontare della spinosa vicenda. «La questione nel merito è semplice – spiega Di Ferdinando - i residenti nei Comuni del cratere, oltre ai cittadini sfollati dall'ex cratere delle abitazioni sgomberate, hanno avuto imposte e tasse sospese per tre anni. Da quest’anno è ripartita, invece, la regolare fatturazione. E' stato chiesto il nostro intervento a seguito del distacco della corrente per il mancato pagamento del sospeso, dove non erano state applicate le dovute agevolazioni. Abbiamo pertanto richiesto il ricalcolo che prevedeva il 40% in detrazione sull'importo». Sembrava tutto rientrato con il ripristino dell’utenza elettrica nel mese di agosto, e invece non era finita lì. «No, in effetti - prosegue Di Ferdinando -, perché quando abbiamo eccepito che al ricalcolo non era stata applicata la dovuta rateizzazione, la società ha pensato bene di fermare nuovamente l'erogazione dell'energia elettrica. Siamo stati costretti, allora, ad attivare le procedure presso l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, tentando una conciliazione, che ha dato un esito negativo».

Intanto siamo arrivati a fine dicembre, con tutte le segnalazioni e i procedimenti del caso: a questo punto la vicenda finisce in tribunale. «Noi non siamo abituati a seguire questa metodologia, ma la società di vendita dell'energia elettrica non ha voluto sentire ragioni». Intanto G.D.M, ha dovuto installare un generatore. Un caso estremo, secondo Robin Hood, ma non isolato. «Le problematiche toccano un po’ tutte le società – ha detto ancora Di Ferdinando -, le quali non intendono comprendere appieno la normativa relativa al cratere sismico. Come associazione abbiamo segnalato la vicenda al commissario straordinario, Giovanni Legnini, il quale ci ha ricontattato chiedendoci anche una ricognizione. I casi aperti, attualmente, sono circa 200, per 4 tipologie di problematiche diverse che riscontriamo nelle fatturazioni emesse dalle società di vendita.

Si va da quelle che non riconoscono affatto le agevolazioni previste a quelle che ne prendono atto fino al cambio del contatore, a quelle che le riconoscono esclusivamente per le abitazioni terremotate, non applicando la portabilità». Il risultato è che molti rischiano di vedersi distaccata la corrente o di dover pagare fatture maggiorate.

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