«Non ha bisogno di lavorare». Il giudice lascia lo stalker agli arresti domiciliari

«Non ha bisogno di lavorare». Il giudice lascia lo stalker agli arresti domiciliari
di Patrizio Iavarone
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Domenica 8 Ottobre 2023, 08:47

Non è indigente e resta agli arresti domiciliari: il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha così respinto la richiesta del 44enne di Sulmona che il mese scorso si vide aggravare la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua ex moglie, con quella di detenzione a casa. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta, aveva chiesto al giudice di potersi recare a lavoro dalle 8 alle 18, ma il tribunale ha stabilito che non è per lui un’urgenza.

«L’indagato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari può essere autorizzato ad allontanarsi dal luogo di arresto per esigenze lavorative quando lo stesso non possa altrimenti provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita ovvero versi in stato di assoluta indigenza – si legge nell’ordinanza della giudice -. Nel caso di specie l’indagato risulta titolare di entrate patrimoniali diverse ed ulteriori da quelle reddituali derivanti dalla sua attività lavorativa, non potendosi desumere lo stato di indigenza dal mero stato cautelare». In compenso il 44enne potrà recarsi al Centro di salute mentale due volte a settimana per tre ore per seguire le terapie di cura a cui è sottoposto, fermo restando di arrivarci percorrendo la strada più breve e senza fare soste.

L’uomo, d’altronde, era stato ritenuto una minaccia seria per l’ex moglie, rappresentata dall’avvocata Teresa Nannarone: sottoposto al divieto di avvicinamento a maggio, aveva violato più volte l’ordine del giudice, continuando a minacciare e stalkerizzare la ex moglie, fino a minacciare di usare l’ascia del nonno.

Minaccia fondata, a quanto sembra, visto che la polizia il mese scorso, a seguito della misura cautelare degli arresti domiciliari, gli aveva trovato in cantina e sequestrato una quindicina tra coltelli e machete di proprietà del nonno. L’azione di stalkeraggio e minacce era durata quasi due anni, durante i quali il 44enne inviava alla ex anche cinquanta messaggi al giorno, prefigurando ritorsioni e conseguenze, oltre a pesanti offese. Poi la denuncia e i divieti, puntualmente violati, di avvicinarsi, fino all’arresto avvenuto il mese scorso. 

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