Solo in quel momento hanno capito che l’arma in questione era in realtà un fucile soft-air, fedele riproduzione di un fucile di precisione Sniper Well per dimensioni, caratteristiche e peso. Sono di potenza inferiore a 7,5 joule: sono quindi di libera vendita a maggiorenni (con solo il documento di identità) in quanto “armi a modesta capacità offensiva”. Che però sparano pallini.
E’ emerso che i due giovani, entrambi studenti universitari, dopo aver posizionato un bersaglio artigianale su di un albero sottostante, ad una distanza di 20 metri, avevano iniziato un tiro a segno, nonostante la vicinanza con un confinante istituto scolastico. In pratica avevano preso un catino dove normalmente si raccolgono i panni da stendere, l’avevano posizionato a terra rovesciato e nella parte posteriore avevano disegnato un tiro a segno a punti. I proiettili colpivano con violenza la plastica bucandola e lasciando il segno.
I due sono statidenunciati in stato di libertà per il reato di getto pericoloso di cose. Sono residenti uno a Bologna e l’altro nel Pescarese.
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