«La cosa più straziante - racconta Carrozza - è stato il momento del riconoscimento delle vittime da parte dei genitori davanti a quel piazzale. Un’atmosfera surreale, con il terrore negli occhi dei genitori di riconoscere sotto i sei lenzuoli una scarpa o la manica di una giacca. A chi ha fatto il drammatico riconoscimento ho dato un abbraccio, come uomo prima che come carabiniere. E’ stato attivato subito il servizio di sostegno psicologico alle famiglie da parte dei servizi preposti». I morti finora sono sei (cinque adolescenti e la mamma di uno di questi) «ma ci sono sette feriti gravi, in codice rosso - continua il colonnello - sperando che il numero delle vittime non cresca».
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