L'Aquila, spacca la testa con una bottiglia spezzata al rivale in amore

L'Aquila, spacca la testa con una bottiglia spezzata al rivale in amore
di Stefano Dascoli
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Sabato 29 Luglio 2017, 10:15
Un apprezzamento di troppo nei confronti di una ragazza, il parapiglia, una bottiglia utilizzata come “arma” per farsi sommaria giustizia. Notte di sangue all'Aquila.  E’ un contesto ormai tristemente abituale quello all’interno del quale si consumano episodi di violenza. Come quello dell’altra notte che ha portato addirittura all’arresto di Y.A., aquilano di 20 anni, da parte della squadra Volante della Polizia, diretta da Roberto Mariani. L’accusa è quella di rissa, aggravata dalle lesioni. Il ragazzo è stato sottoposto all’obbligo di firma e dovrà affrontare il processo, il prossimo 20 settembre.

Su segnalazione della centrale operativa, alle prime ore del mattina, una pattuglia della Volante ha raggiunto via Garibaldi, “cuore” della movida cittadina. La situazione è parsa subito chiara: un nugolo di ragazzi e un giovane di colore disteso a terra, con una vistosa ferita sul capo. I testimoni hanno raccontato che poco prima si era scatenata una rissa, probabilmente per gli apprezzamenti nei confronti di una ragazza, che ha visto coinvolti più giovani, tra cui la persona tratta in arresto, il giovane ferito e altri ragazzi che si sono allontanati e sui quali sono in corso ulteriori indagini. Ovviamente è stato necessario anche l’intervento del personale del 118 che ha trasportato il ferito in ospedale. In base alle descrizioni e agli elementi raccolti sul posto, la Polizia è riuscita a individuare nei pressi della Fontana Luminosa l’autore dell’aggressione all’extracomunitario: aveva i vestiti sporchi di sangue e ferite ad una mano che si era procurato a causa della rottura della bottiglia. Dell’accaduto è stato informato il sostituto procuratore Stefano Gallo che ha disposto la misura cautelare. E’ l’ennesimo episodio di intemperanze che riguarda il mondo giovanile. Senza dubbio una criticità da affrontare prima che si arrivi a conseguenze ben più gravi.
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